giovedì 28 febbraio 2013

Sono sciocca a volere...

Hanno dato le loro preferenze egoisticamente
credendo di salvare il salvabile,
solo che da ciò non ne viene nulla.
Dove può volare ora l'uccello azzurro?
Il suo nido è vuoto, cinguettii non se ne odono
e anche i cacciatori sparano al vento.
Cosa accadrà? La nave senza timoniere
è sconquassata dalla tempesta e
Ulisse si lascia ammaliare dal canto delle Sirene.
Sono sciocca a volere che qualcuno
possa preoccuparsi di me e di tutti gli altri,
senza condizioni, come Leonida alle Termopili.
Sono una sciocca a restare ancora qui?
Fuggire per andare dove?
Mi lega alla mia terra uno stupido orgoglio.
Per lei cresce dentro di me
un vulcano che erutta sciagure,
l'incertezza del domani procura ansia,
e sono sciocca a pensare che
la sapienza e la bontà stiano tornando
su una nuvola rosa guidata da cavalli alati
come nelle favole mitologiche e il deus ex machina
scenderà per mettere tutto a posto.

                                      Autore : Ivana Tata







sabato 16 febbraio 2013

Amico

Amico mio
cane pezzato,
tra te e me
non occorrono parole,
arrivi dondolando
la tua coda gonfia e piumosa
e accosti il tuo essere al mio.
Attendi la mia mano
posarsi tra le tue orecchie
e con questo soddisfi
il mio invisibile
desiderio d'amore.
Tu sai con quali preghiere
si placa la mia angoscia.
Non dici parole di conforto,
ma con i tuoi occhi buoni
esprimi più calore
dell'abbraccio di una madre.
Non sono io che ti accarezzo
ma sei tu che lusinghi
la mia anima.
Si apre un varco nella
stanza buia e risplende il sole.
Questo momento è da non perdere.

                   Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




domenica 10 febbraio 2013

Con te

Alla stazione il treno
non si è fermato,
sono passati veloci i miei sogni,
tornati nelle terre lontane
a riposare su letti di fiori e speranze.

Con te ho frequentato la gioia,
ho ascoltato un flauto indiano,
incantatore di serpenti.
Con te un dolce canto
ha fatto il nido nel mio orecchio
e a lungo ha covato.
Senza di te ho afferrato
il ferro rosso e rovente
e la mia mano
è imbrunita e disseccata
Senza di te c'è stato
un funerale di campane sorde.

I sogni sono fragili farfalle
e volano di fiore in fiore,
ma per una volta soltanto
che restino qui affinché
io possa trattenerli tra le mani.

Afferrati e vinti
i sogni però si disfano
e non riescono più a volare,
ma nel morire, vivono.

                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



venerdì 1 febbraio 2013

Il luogo

C'è un luogo dell' anima,
isola dove non si escludono
le persone nemiche ma vi si decantano,
un luogo incastonato, assorbito
in un paesaggio irreale
e reale allo stesso tempo,
luogo dove recupero
le voci e le visioni
degli antichi poeti
e il ritmo della natura
vi è sempre presente.
Qui mi fermo spesso, ogni volta
che devo amalgamare
le banalità della vita quotidiana
con il bisogno di bellezza sfrontata
e sensuale arte che i miei occhi
cercano avidamente ovunque
e se mi lascio trascinare
dall'onda di una verde musica,
scopro che niente può essere
svelato senza dolore.
Nessuna gioia è nuda
e nessun amore compare
con il viso pulito.
Tra le quinte del palcoscenico
ci sono attori bugiardi
che hanno dimenticato la parte
e invertono l'ordine delle battute
così che la trama della commedia
risulta discontinua e confusa
senza inizio né epilogo.
Per riordinare l'intreccio
mi abbandono e nuoto nell'armonia
e ricucio i pezzi strappati
e senza sforzo faccio tessere
dalla mia immaginazione
nuove scene per una rappresentazione
più allegra e meno enigmatica,
tutta piena di arte.

                      Autore : Ivana Tata @tutti i diritti riservati