lunedì 22 luglio 2013

L'uomo divino

In una nuvola
si dissolvono le attese
che avevano tenuto in vita
aspirazioni, esaltazioni, fantasie
rivolte alla liberazione
dello spirito intrappolato
nel grigiore di un cuore imperfetto.
Ansimando tra paludi,
fuggi come uno schiavo negro
trascinandoti dietro le catene
che ti serravano le caviglie e i polsi.
La libertà è molto lontana
ma tu non ti fermerai, esausto,
a cantare il tuo blues.
Tu sei il mulattiere che
trascina su per la montagna
la sua cavalcatura con la soma
e arranchi tra neve e gelo
e solo sulla cima ti riposerai,
tu, genere umano,
creazione di quell'idea che
filosofia di raso e teologia di velluto
hanno reso sublime
dimenticando gli altri esseri.
         
                           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati









mercoledì 17 luglio 2013

Innamoramento

Corrente calda ha percorso la mia pelle,
una tenerezza timida
è arrivata alla porta del cuore.
Ha superato avvallamenti,
risalito lungo i tornanti,
ha attraversato boschi tenebrosi,
non ha avuto paura della pioggia e del vento,
ha sudato sotto il sole cocente.
Cercando tra cespugli spinosi ha trovato rose
e guardando in alto le stelle
ha strappato sogni agli angeli,
rose e sogni ha offerto a te.
Se fossi stato cosciente
ti sarebbe bastato un cenno,
per te indifferente è inutile ogni mia azione.
La mia timida tenerezza ha trovato
la tomba nel tuo cuore.
                           
                                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




giovedì 4 luglio 2013

Scorre l'acqua

L'acqua sopra il naviglio
scorre buia, sembra meditare
ricordi e sogni, quando solo
le voci della notte potevano
regalarle piaceri e compagnia amica.
Accanto a lei scorrevano le illusioni
che il freddo mattino, schiarendo l'aria,
spegnendo le luci, rendevano false e morte.
A questa acqua ho confidato spesso
il mio dolore che tornava indietro
come un'eco ritorna dalla montagna;
una risposta non c'era per questo
fuoco che annerisce l'anima
e soffoca il pensiero.
Conoscerlo e non poterlo mostrare
rende sgradevoli e infelici.
Scorre l'acqua del Naviglio
e rispecchia, più che il mio viso,
l'oscuro teatro di un'esistenza
senza affetti vivi.
Non mi riconosco in quell'immagine,
la mia figura non vede il visibile,
evoca invece la bellezza esemplare
e la grandezza universale dell'amore
sempre presente, sempre vissuto
e tessuto di carezze.
Questi inganni aiutano la sorte
che mi e toccata e riesco
a cogliere fiori dove c'e sabbia.

                                Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati