domenica 27 maggio 2012

Sensazione

Qualcuno ha tracciato per me
una strada con molte curve,
l'arrivo era lontano,
la notte era fredda
e l'alba mi ha trovato
con i buchi nelle scarpe.
I giorni trascorsi sono sfioriti
ma non passati,
il tempo resta e
vuole fare a meno di me.
Il sole sta tramontando
e colora tutto di rosso.
Il colore rosso è passione
e scalda..., ma io ho freddo!
Ciononostante sento in me
la farfalla appena uscita
dal suo bozzolo.

             Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati










giovedì 24 maggio 2012

Ricordi

Scrivendo spero che le parole
possano affievolire il mio lagno.

I ricordi offendono
la canzone della mia vita
e come cornacchie
gracchiano sul mio capo.

Non mi resta che raccogliere
i sassi che impediscono
il mio cammino e
costruire con essi.

                         Autore : Ivana Tata   @tutti i diritti riservati






martedì 15 maggio 2012

Viaggio

Ho viaggiato per molti secoli,
secoli moderni e secoli antichi,
ho incontrato
capitani di popolo coraggiosi e generosi
che anteponevano le regole a loro stessi,
altri capitani non seguivano le regole
anzi si consideravano superiori ad esse.
I popoli pazienti hanno osannato
il loro capitano fino a quando hanno potuto.
I popoli giovani che non sopportavano l'attesa,
hanno agito, hanno cercato
la via più facile per la verità e l'abbondanza.
Le filosofie sono apparse e scomparse
come quei fiori che durano solo un giorno.
La scienza e la tecnica hanno rubato
alla sapienza degli dei
la conoscenza per curare i mali,
la forza per vincere il tempo e lo spazio.
Artisti hanno copiato la bellezza che esisteva
o l'hanno ricreata con i loro occhi.
Il destino ha assorbito
tutte le pene degli uomini,
dopo che le illusioni sono state consumate
e le certezze fallite.
Ho sognato la sacralità della vita
e l'imperfezione del mondo,
al risveglio tutto mi è sembrato
sbiadito, privo di luce, estraneo,
lontano dalla fede, esiliato nel nulla.

       Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



sabato 5 maggio 2012

L'autunno della Speranza

I colori del bosco
sono come la Speranza.
Il verde delle tenere foglioline appena nate
è la Speranza giovane, fresca
che ha appena iniziato a sperare.
Il verde più scuro delle foglie mature
è la Speranza attiva
che si dà da fare, si muove,
anche s'inquieta, ma è forte,
non chiude mai gli occhi.
Conversa con gli uccelli
che beccano sui rami,
ascolta il mormorio dei bruchi e
delle larve che rodono i tronchi
e a poco a poco anch'essa si consuma.
Ora somiglia più alle foglie gialle
che temono il vento che le porta via.
La Speranza divaga, si distrae,
non è più ferma, stabile,
tentenna spesso e spesso geme.
Muore
come muoiono le foglie d'autunno
che diventate brune
si accartocciano su sé stesse.

        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati