sabato 2 marzo 2013

L'albero

Come un albero affondo le radici
nel terreno scosceso per sostenermi
e assorbire acqua e sali minerali,
mio nutrimento.
Ogni primavera dovrei espandere
la mia chioma verde verso il cielo.
Ogni lucida foglia un saluto
all'azzurro pensato per me.
L'acqua che mi scorre ai piedi
canta per me.
Il prato lontano mi abbaglia
per la sua estensione,... è deserto.

Questo albero è malato,
sotto la mia corteccia brulicano
vermi avidi e un angelo nero
è arrivato con la sua sega mortale
per tagliare tutti i rami.
Accorrono uccelli arrabbiati
ad impedire il misfatto
perché qui è la loro casa.
Questi uccelli custodiscono
il mio segreto, lo sbaglio
che tiene lontano il mondo
e tra le mie foglie
le loro canzoni disfano il gelo
e si apre il silenzio.

La voce del silenzio
si unisce al canto e
tra i rami nasce un frutto.
Non osano ora tagliare i rami,
l'albero non è morto.
Il vento ruba alle foglie
i sospiri e li porta a te.
L'albero non è morto,
l'albero non è morto ripetono.
Il silenzio è aperto e io attendo.

                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati