sabato 28 aprile 2012

Tentazione

La luna sta in alto
sopra la via tra i due ponti
dove passano veloci bus e auto
e il rombo dei loro motori
non è romantico.
La musica che arriva
dalla finestra di fronte è rock e pop
e non accarezza l'anima
ma invita alla ribellione.
E' difficile fare poesia in città
non ci si può appigliare
alla nascita della primavera o
alla magica neve del freddo inverno;
la tentazione è allora
di scavare nel proprio tormento
e trovare solo quello
che non abbiamo avuto
quello che non abbiamo dato.
Immagini refuse di qualcosa
che avrebbe potuto essere
ma non è stato.
Arianna ha lasciato andare
il suo filo e più
non si è usciti dal labirinto.
Scavati i ricordi
si scopre che non c'è
né pieno né vuoto
né cura né strazio,
le parole perpetuano la sofferenza
ed è meglio affidarle
alle nebbie della smemoratezza.

                      Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati

                   

mercoledì 11 aprile 2012

La forza della vita

Sostegno e stabilità
siamo tutti interessati a loro
e cercatori di essi,
a volte ci appoggiamo all'amore,
a volte alla ricchezza o alla fortuna,
ma dov'è il ramo di pesco fiorito
che cerchiamo?
Deboli e insicuri
andiamo incontro
a sogni rilucenti,
a voci rimbombanti
e cadiamo in tranelli.
Allora ci rannicchiamo
sotto una coperta di speranze
e quando viene la sera
tiriamo fuori la testa timorosi.
Forse se aprissimo quella porta
aldilà troveremmo
sostegno e stabilità.
Non dobbiamo essere
sacchi di spazzatura
allineati sui marciapiedi delle città
che aspettano il camion della nettezza urbana
che viene a ritirarli.
Riconciliamoci con le stelle
ci sarà pure un centro
attorno a cui danzare.
Non tutto è orrore e decadimento,
in fondo al cunicolo
c'è una luce bianca
e seppur fioca mostra la via.
Dall'ombra emergono
la forza e la bellezza della vita
e la paura non ci assale.

                   Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


giovedì 5 aprile 2012

Dubbio

Essere come io sono o
essere come io non sono,
non so e non importa,
pallida la mia coscienza vive,
tra le mani mi scivola la vita,
non ho voglia di raccoglierne le ceneri
e lascio che un vento freddo le porti via.
Perché impossibili mi risultano
slanci di vita,
stanchezza d'amore
mi annebbia lo sguardo
e muti restano i desideri?
Molto tempo fa
la mia anima è stata ferita e
ancora non regge
alla pioggia e al vento
delle azioni altrui.
Gli altri entrano nei bar
e vivono con forza le loro storie.
La mia storia è perdente,
la mia storia incide solo sul nulla,
sull'abisso che ho in me.

           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati