martedì 19 marzo 2013

Vivere

Che cos'è questo vivere....
folklore?
Credenze e comportamenti
accettati e conosciuti da tutti
che possiamo rendere semplici e inoffensivi
se di tanto in tanto facciamo
una sosta nei giardini della fraternità.

Vivere è favola quando
abbracciamo anche la solitudine
e da svegli nuotiamo nei sogni,
aspirando ogni loro effluvio.
Immagini che vanno sempre aldilà
del vero che fa male a reggere.

Io vorrei che vivere
fosse poesia, canzone antica,
dedica di un amante corrisposto,
spazio che suggerisce emozioni
più che ragionamenti, non liturgia,
cerimonia pubblica destinata
al culto del più forte e fortunato
tra gli audaci, ma speranza
dei modesti e consapevolezza
che ciò che ci è stato dato e
su cui abbiamo costruito resti
in eterno sublime espressione
dell'uomo non della bestia.

                           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




giovedì 14 marzo 2013

Pace

Sotto il suolo della città
la metropolitana corre,
trasporta persone con sentimenti diversi
e non concede sosta ai loro affanni.
Dentro ogni testa infuria o il perdono
o la vendetta e tutto si ingarbuglia
perché siamo nemici a noi stessi.
Seguire i pensieri è pericoloso,
vinta la speranza cosa resta?
Da lontano una piccola pace
vuole farsi avanti...sarà accolta?
A lavoro il nostro compagno
è rivestito d'acciaio per difesa,
non parla e muta ogni occhiata
in fiori appassiti e neri,
siamo due rami uguali senza gemme
e i nostri alberi sono diversi e distanti.
Amici di sconforto diamoci la mano!
A sera il nostro appartamento
è sempre vuoto anche se
ci sono bambini saltellanti,
conosciamo ogni sedia e
il tavolo su cui mangiamo,
non conosciamo chi ci sta accanto.
In camera da letto tra le lenzuola
non c'è spazio incantato né giusto,
scompare a poco a poco
la stanza intorno e nel dormiveglia
riposa la guerra per qualche ora.

                               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






giovedì 7 marzo 2013

Donna

Per te si nasce gentile essere donna,
per te combatte l'essere uomo
a cui offri desiderio e suggerimenti,
sei la sponda da cui parte con nave
traballante e attraversa tempeste.
Senza carezze però muori,
sei un frutto profumato
da assaporare lentamente
affinché a lungo duri.
Sei il diamante che
nelle sue mani brilla e
che trasmuta la cenere in oro
se lui lo vuole.
Coraggio e forza in te
non vengono meno e puoi
anche da sola varcare frontiere
e superare le misure del cielo.
Sei la parte della vita che
è più concreta e di gran conto.

                         Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






sabato 2 marzo 2013

L'albero

Come un albero affondo le radici
nel terreno scosceso per sostenermi
e assorbire acqua e sali minerali,
mio nutrimento.
Ogni primavera dovrei espandere
la mia chioma verde verso il cielo.
Ogni lucida foglia un saluto
all'azzurro pensato per me.
L'acqua che mi scorre ai piedi
canta per me.
Il prato lontano mi abbaglia
per la sua estensione,... è deserto.

Questo albero è malato,
sotto la mia corteccia brulicano
vermi avidi e un angelo nero
è arrivato con la sua sega mortale
per tagliare tutti i rami.
Accorrono uccelli arrabbiati
ad impedire il misfatto
perché qui è la loro casa.
Questi uccelli custodiscono
il mio segreto, lo sbaglio
che tiene lontano il mondo
e tra le mie foglie
le loro canzoni disfano il gelo
e si apre il silenzio.

La voce del silenzio
si unisce al canto e
tra i rami nasce un frutto.
Non osano ora tagliare i rami,
l'albero non è morto.
Il vento ruba alle foglie
i sospiri e li porta a te.
L'albero non è morto,
l'albero non è morto ripetono.
Il silenzio è aperto e io attendo.

                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati