giovedì 19 dicembre 2013

Cosa fa il poeta....

Il poeta tenta di piegare verso di sé
il racconto d'ombre che nessuno capisce,
immagina figure di pensiero vitali
all'esistenza e riflette sul loro significato.
Attraverso la sua coscienza scruta
nel mondo ignoto dell'ultrasensibile
per renderlo a noi noto e reale.
Il poeta infonde luce ed energia alle parole
affinché le nostre sensazioni esplodano
e si manifestino in tutta la loro interezza.
Cavalcare la sofferenza, domarla,
portarla al pascolo, il poeta non ne gode,
è l'anima sensibile che lo colora sulla tela
d'amore come sognatore visionario
che gli fa afferrare ciò che altri
non desiderano e tacciono a sé stessi
pur di bere alla fontana della vita.
La vita non è solo ansia,
pensa il poeta e cerca la fiamma
che possa accendere tutti i candelabri
della cattedrale in un sol colpo
e sull'altare far apparire il nume
sacro dell'estasi, per gioire.
Gioisce il poeta solo quella volta
che afferra l'onda dell'amore puro,
quello non perso mai e ritrovato sempre
e se non c'è, il poeta lo crea.
Lo crea come barca sul fiume
che scorre dalla ragione al sentimento,
come dalla montagna serena nel cielo azzurro
al mare ombroso velato di bruma.
Il barcaiolo segue la corrente del fiume
e incautamente va verso i tormenti d'amore
che lo renderanno servitore estasiato.
Cosa fa il poeta, allora?
Scolpisce l'amore e lo racchiude
in una teca per nostra consolazione.

             Autore : Ivana Tata     @tutti i diritti riservati











giovedì 12 dicembre 2013

Natale

Ha un profumo il Natale,
sa di buono come il pane appena sfornato.
Le luci multicolori illuminano l'aria fredda
e se nevica il paesaggio è ancora più bello.
Vedo pensieri amici venire da me e non so
perché sono venuti a trovarmi solo ora.
Sono saltati fuori da una scatola
tutta infiocchettata, per stupirmi e
forse ricordarmi che non tutto è taciuto
nel cuore, i buoni sentimenti fanno
la volontà di quel dio della vita
che ci è stata donata senza preavviso,
che ci troviamo a trascorrere con pena
o senza pena, in compagnia o da soli.
La Sacra Famiglia si offre a rappresentare
le grida che salgono al cielo
e il Salvatore giunge.
Un alito di speranza cresce, aumenta
e occulta la morte dell'anima.
Respira di nuovo la lingua
di coloro che amano,
la stagione buona è tornata e andando
a braccetto con il Re del cielo
in un prato verde e felice,
coglieremo soltanto i frutti maturi
lasciando gli acerbi a chi
non vuole seguirci nel giardino
di stelle dove è nata la salvezza
che legge le beate parole.
Egli è con me e con te
e il dolore sarà fuggito.

                  Autore : Ivana Tata   @tutti i diritti riservati



sabato 30 novembre 2013

Elogio delle piccole cose

Dolcezze e musica,
figure in sospensione,
coronano la visione e
tra nuvole a fiocchi di lana
appare una inconsistente purezza
di pensieri e passioni.
Il dio delle piccole cose
si confronta con la consapevolezza
che le grandi cose non avverranno
senza il suo aiuto.
Egli è il promotore e il consigliere.
Tra le grandi foglie degli alberi
il sole rosso infila i suoi raggi
e spezza la noia dell'abitudine
a starnazzare degli uomini falco
che vogliono fare le grandi cose
e hanno perso la memoria
del senso delle cose piccole
ma universali, piccole ma efficaci,
piccole ma intelligenti e vitali.

                                        Autore : Ivana Tata  @tutti i diritti riservati



domenica 17 novembre 2013

E' arrivato l'inverno

E' arrivato l'inverno e
la mia rosa è spenta.
Sono qui con l'attesa
che fila lana e cuce
la mia anima.
Si sta spogliando
foglia a foglia
la possibilità che tu ritorni
e il presente è sempre lo stesso:
tu non ci sei.
Distinguo bene le orme
che hai lasciato su di me
e ad una ad una le seguo
per ritrovare dove sei.
I fiori del mandorlo, sbocciati
prima della primavera,
piangono sotto una nevicata tardiva
e il vento li trattiene in un turbine.
Ho dipinto con troppi colori
un quadro che ora sfuma
in un grigio tetro.
So bene che è il dolce annegare
che mi spinge verso l'offerta
del  mio dolore di donna
per espiare il peccato d'amore.
                                            Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati





sabato 16 novembre 2013

Tempo di cambiare



In un bosco
il mio profilo
e quello di un albero si confondono,
le mie braccia alzate al cielo
sono rami che fanno domande.
Albero tra alberi,
tronco tra tronchi,
braccia come rami a chiedere
e la foresta è folta.
Non vogliamo più aspettare,
è ora di cambiare,
offrici la chiave per uscire.
Si sta spegnendo il tramonto
e dentro di noi si accende l'ira,
la foresta brucerà.
E' tempo di trovare
la misura delle cose.
                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati





lunedì 14 ottobre 2013

Popoli

Si incontrano popoli sul mare
che vengono dalla privazione, dalla pena,
lasciano amici e nemici,
abbandonano le terre del pianto,
fuggono la morte e la guerra,
vogliono dimenticare i poveri villaggi
abitati dalla fame e dalla malattia.
La speranza è un barcone malandato
che regge il mare come un nuotatore stanco.
Corpi e anime spezzate ma occhi allargati al futuro,
queste sono le genti che arrivano dal mare
e che al mare cattivo strappiamo
non per imprigionare, perseguitare,
denunciare, dileggiare, beffare.
Questo è il momento dell'umanità,
il momento di allentare le catene,
integrare, permettere azioni,
scusarsi, promettere, ammorbidire i cuori.
Nonostante a chi è sulla riva resta il dubbio,
lo smarrimento, la perplessità e sottovoce
rimescola la concordia e l'ostilità.

                                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


sabato 12 ottobre 2013

Se mi togliete la buccia

Se mi togliete la buccia
si espande da me tutto
il profumo della mela verde
ed invade una terra
dove galoppano liberi i cavalli.
Su queste estese pianure,
sospese tra cielo e terra,
la mia identità spunta qua e là come
i piccoli fiori bianchi della fragola.
Non governo l'irruenza dell'ispirazione
ed essa dilaga prosperosa
tra i miei piccoli mondi spirituali...
e così passeggio su una spiaggia
ma non lascio orme sulla sabbia fine,
mi tingo dei colori di un'orchidea tropicale
e, come lei, sboccio alla sera
e alla mattina sono già appassita.
La paura, a volte, governa me
e quando cerca di atterrare
sul mio terreno fertile
e mostrarmi salate avventure
in cui furoreggia il male di vivere,
chiudo e spezzo questo libro nero.
Mi lascio governare dalla poesia
che mi penetra direttamente
e scioglie il nodo a tutte le strade
del quartiere che io tengo tra le braccia.
Queste vie dolorose per me
si liberano nel centro di un universo
dove esistono solo le aurore
e dove si gode del calore
della trasparente forza della luce.

                              Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




mercoledì 2 ottobre 2013

Puma

In una luce chiara giochi
con i colori freddi, grigi e azzurri,
tu, come la neve danzi,
mulinando con leggerezza,
vieni nella mia piccola stanza
e mi aggredisci come un puma.
Chi sei tu?
Sei la colomba che cade in volo perché
la terra è lontana e il mare troppo ampio?
Sei l'Africa degli schiavi
che attraverso me chiedono vendetta?
Sei desiderio di ritorno al grembo materno
e nostalgia di fate e gnomi?
Sei presenza amica, dolce e amara allo stesso tempo
o fiammante  passione di vivere la morte
per poi risorgere?
Hai la voce pagana della ragazza nubile,
restata orfana dell'amore per sortilegio.
Il suo lamento ha addormentato
l' animale guardiano
ai miei piedi e non ho difesa.

                             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



sabato 21 settembre 2013

Stop

Lasciati invitare sulla linea
di quel meridiano
dove bisogna cambiare la data
secondo in che direzione si viaggia.
Qui sospesi tra oggi e domani
facciamo naufragio abbandonandoci
a profonde libagioni di poesia,
riposiamo avvolti da musica
fluttuante note tintinnanti,
indossiamo arabeschi mantelli
che ci nascondano e ci proteggano
da invidiosi strali mortali.

Sulla città il cielo è di piombo,
nelle strade camminano uomini tristi
sotto una pioggia di pesanti parole acide,
il silenzio li ha attanagliati
e sono diventati sordi ai sospiri d'amore.
Può salvarli una coreografia d'emozioni,
se si lasceranno coinvolgere nella danza,
saltando in punta di piedi
oltrepasseranno lo sgomento e il terrore,
infilandosi tra tende di verità e menzogne
raggiungeranno la stanza dello scrigno
dove è stata conservata ogni ricchezza
terrena e celeste e vita armoniosa.

Raggiungimi su questa linea,
cercheremo nei libri le formule di pace,
inventeremo i dialoghi che mancano
e i gesti che aiutano l'amore,
fidati di me, da qui potremo
calare dolcezza sui disperati.
                 
                            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati





venerdì 30 agosto 2013

Non svegliatemi

Questi colpi che battono alla mia porta
mi destano dalle illusioni del tempo passato
e del tempo che verrà svelto svelto
prima che me ne accorga.
Immagini abbarbicate su pali elettrici
per guardare oltre le mura,
oltre lo spazio che mi racchiude e mi limita,
così sono i miei sogni e io li coltivo
con vanga e rastrello come un giardiniere.

Non bussate forte alla mia porta,
essi fuggiranno e io resterò sola.
Senza la compagnia di questa luce
camminerò cieca lungo un viale
di terra nera senza asfalto e senza suoni.
Ogni sogno rubato è uno strappo alla vita,
una lacerazione che sanguina morte.
Il desiderio sottratto relega il bambino nel silenzio,
sulla pelle dell'uomo accumula brividi d'impotenza.

Abbandoniamo la logica e la razionalità
esse non ci conducono a spiegare le passioni.
Nell'attesa sgorga il torrente di gioia
e ride se le speranze verranno allevate,
se verranno cullate con l'onda del mare.
Si, nell'attesa appaghiamo l'affanno.
Non bussate, dunque, non svegliatemi!

                                      Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






                                             


sabato 17 agosto 2013

Non c'è più luna

Le radici degli alberi stanchi e delusi
si abbeverano in un lago nero
cercando bagliori azzurri di luna.
Il rubalune ha portato via l'astro
e la terra bagnata di lamenti
piange la sua innocenza.
Il cielo verde di rabbia
non sa cosa fare e resta a guardare.
Gli innamorati hanno teste di legno
e copulano con sessi di marmo spezzato.
I sogni sono chiusi tra cancelli.
I desideri non hanno più
destinazione né soccorso.
Oh luna !!
Ogni ruga, ogni crepa appare
senza di te più profonda.
Come possiamo sentire, ora,
le diverse emozioni dell'amore
e allo stesso tempo dimenticare l'odio?
Tutti abbiamo conversato con te
e a te offerto illusioni,
estasiati abbiamo ammirato
il tuo splendore che emanava musica.
Oh luna !!
Abbiamo bisogno di qualcosa
che risplenda più di noi stessi,
che ci inviti a meditare
sui nostri atteggiamenti mentali
e non si consumi più presto
di un cubetto di ghiaccio.
Chi riporterà al suo posto la luna?
Il poeta si avvicina allo sportello
e chiede un biglietto
per il viaggio senza ritorno.
                                              Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



sabato 3 agosto 2013

La veste bianca

Bianca veste di primavera
sta qui nascosta tra profumi
di lavanda, chiusa nel cassetto,
non è mai stata indossata.
Quando arriverà la giovane idea
fuggita dalla gabbia
si vestirà di lei.
Salirà sulla barca con la veste nuova,
alzerà spruzzi con i remi,
lascerà veloce la riva e
in mezzo al fiume dietro di sé la scia.
Questa idea è grande,
della ragione ha la forza,
dell'infinito il fuoco,
non fa guerra, conquista con la luce.

                                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




lunedì 22 luglio 2013

L'uomo divino

In una nuvola
si dissolvono le attese
che avevano tenuto in vita
aspirazioni, esaltazioni, fantasie
rivolte alla liberazione
dello spirito intrappolato
nel grigiore di un cuore imperfetto.
Ansimando tra paludi,
fuggi come uno schiavo negro
trascinandoti dietro le catene
che ti serravano le caviglie e i polsi.
La libertà è molto lontana
ma tu non ti fermerai, esausto,
a cantare il tuo blues.
Tu sei il mulattiere che
trascina su per la montagna
la sua cavalcatura con la soma
e arranchi tra neve e gelo
e solo sulla cima ti riposerai,
tu, genere umano,
creazione di quell'idea che
filosofia di raso e teologia di velluto
hanno reso sublime
dimenticando gli altri esseri.
         
                           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati









mercoledì 17 luglio 2013

Innamoramento

Corrente calda ha percorso la mia pelle,
una tenerezza timida
è arrivata alla porta del cuore.
Ha superato avvallamenti,
risalito lungo i tornanti,
ha attraversato boschi tenebrosi,
non ha avuto paura della pioggia e del vento,
ha sudato sotto il sole cocente.
Cercando tra cespugli spinosi ha trovato rose
e guardando in alto le stelle
ha strappato sogni agli angeli,
rose e sogni ha offerto a te.
Se fossi stato cosciente
ti sarebbe bastato un cenno,
per te indifferente è inutile ogni mia azione.
La mia timida tenerezza ha trovato
la tomba nel tuo cuore.
                           
                                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




giovedì 4 luglio 2013

Scorre l'acqua

L'acqua sopra il naviglio
scorre buia, sembra meditare
ricordi e sogni, quando solo
le voci della notte potevano
regalarle piaceri e compagnia amica.
Accanto a lei scorrevano le illusioni
che il freddo mattino, schiarendo l'aria,
spegnendo le luci, rendevano false e morte.
A questa acqua ho confidato spesso
il mio dolore che tornava indietro
come un'eco ritorna dalla montagna;
una risposta non c'era per questo
fuoco che annerisce l'anima
e soffoca il pensiero.
Conoscerlo e non poterlo mostrare
rende sgradevoli e infelici.
Scorre l'acqua del Naviglio
e rispecchia, più che il mio viso,
l'oscuro teatro di un'esistenza
senza affetti vivi.
Non mi riconosco in quell'immagine,
la mia figura non vede il visibile,
evoca invece la bellezza esemplare
e la grandezza universale dell'amore
sempre presente, sempre vissuto
e tessuto di carezze.
Questi inganni aiutano la sorte
che mi e toccata e riesco
a cogliere fiori dove c'e sabbia.

                                Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati






venerdì 21 giugno 2013

Ai confini dell'universo

E' qui che inizia il viaggio,
ai confini di un universo instabile,
il mio universo dove la realtà
si oppone all'immaginario
e perde le foglie gialle
come l'albero in autunno.
L'astronave che mi trasporta
non potrà incagliarsi tra scogli
perché qui non c'e mare,
c'è solo musica di stelle
simile al canto d'amore delle balene
ma più acuto, più pieno di note diverse
e fresche, rubate al mormorio di un ruscello.
Il mio viaggio corre pulito, senza scosse
e anche le cose più lontane e irraggiungibili
mi abbracciano fraternamente e mi invitano
ad entrare attraverso la porta
che si apre su di un immenso sorriso.
Questo è il sorriso di chi viaggia
come me per cercare la terra amica
a cui confidare segreti e speranze.
Qui si calmeranno i venti delle pene d'amore,
qui verranno abbattute tutte le opposizioni,
qui avrò più biscotti che pane e sarò sazia.

                                              Autore: Ivana Tata


giovedì 6 giugno 2013

La Buona Fortuna

Ti vedo, con i miei occhi di poeta, mi appari
come una grande montagna giapponese
che galleggia tra fumi di nebbia,
sei maestosa eppure leggera,
sembri non avere base a terra
e vagare lieve verso l'uomo che ti guarda.
Sei un pensiero che vuole in un
solo istante conquistare l'eternità.
Ma bisogna lavorare con tenacia,
buona volontà e concordia,
coraggio e sacrificio perché
tra l'esistere e il divenire
la distanza sia sempre più breve.
Avviamoci verso il futuro
che ognuno sogna, perso alla sera,
esso al mattino ritorna più chiaro, più forte.

                                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


domenica 2 giugno 2013

Cercare la grande bellezza

Innumerevoli volte abbiamo
indirizzato a te preghiere,
con la mano destra la croce,
volando verso astri di pace e bellezza.
Per strada abbiamo ascoltato rap che
invocavano giustizia e masticavano
amore, rabbia, noia e nostalgia,
sempre cercando bellezza.

La bellezza è pienezza e
soddisfazione dell'emozione
nel gesto del credente.
La bellezza consiste nel
penetrare le cose e lodarle
come fa il rapper poeta.

Quando costruivamo templi
era alla grande bellezza
che portavamo l'offerta.
Quando studiavamo la natura
ci nutrivamo della bellezza
custodita e ben nascosta in essa.

La bellezza va conosciuta dentro,
quella di un fiore appassisce,
quella di un viso sfiorisce,
quella di un vestito invecchia,
la bellezza è quella che vive del mondo
e in esso resta anche se è amarezza.

                                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati











martedì 28 maggio 2013

Amore in Haiku

Canta sirena
docilmente passione
tiene il mio cuore

amore porgi
a me se saprò dare
il caro dono

se ti conosco
mi specchio in un lago
mosso da luce

quando ti cerco
tu mi rendi splendida
col sentimento

richiamo di te
al risveglio baciami
sempre la guancia

mostrami come
quanta purezza cade
nel gesto bello

                     Autore : Ivana Tata



sabato 25 maggio 2013

Il difetto

                                                                   Dedicata a Zach Sobiech
 Il corvo dalla penna bianca
ha un difetto....
la sua piuma bianca.
Il nero lucido della sua livrea
è stato interrotto
da un sottile striscio di candore.

Anche un'anima nera di dolore
può avere spazi di fresca aria,
piccole luci che spezzano la nube,
fulmini che lacerano l'amarezza.
Evviva questo difetto!!

Si fanno strada saltando i sogni
e le speranze sbocciano
anche tra erbe secche,
si cerca la formula d'amore
e a volte la si trova in tasca.

                             Autore: Ivana Tata


giovedì 23 maggio 2013

Haiku 2

Non c'è rumore
dove sta muta casa
del mio dolore

quando l'inseguo
la felicità fugge
e non ritorna

quando la lascio
scorrere dentro di me
senza timore

ancora una volta
non mi accorgo di lei
che lieve lieve

mi porta in cielo
ampio e volando sopra
spicchi di mare

io vado sola
verso mia primavera
di nuovi sentimenti

vento fresco nel
giardino profumato
mi porta leggera

dove conosco
sapori di pace blu
e vele bianche

                       Autore: Ivana Tata



martedì 21 maggio 2013

Parole

In lingue antiche che muoiono,
ci sono parole incastonate nella pietra
battute da duri scalpelli,
costretti in forti mani callose.
Parole straniere che illuminano
gli schermi di un mondo lontano,
navigabile e afferrabile con gli occhi.
Parole che volano con le mani
nella lingua dei sordi che parla anche
a loro con i suoni del sentimento
e con le grida della rabbia.
Parole che fanno rima,
parole che risvegliano l'ardore.
Parole di difesa e d'accusa,
parole bugiarde della giustizia.
Parole di pianto e di consolazione,
parole sante della verità.
Parole aride che fanno male,
parole che affratellano,
chiudono ferite e danno gioia.
Parole segrete che aprono                        
alle insidie della politica.
Parole che accendono lumi
di conoscenza e allettano studiosi.
Parole di poeta che risvegliano
tristezze e piaceri e inseriscono
tra vita e morte quel qualcosa
che ti porta fuori e nega il dolore.
Le parole con la loro potenza
incidono e plasmano la storia dell'uomo.

                                      Autore: Ivana Tata



domenica 12 maggio 2013

...a riveder le stelle

Nuvole come panna
nel cielo di un azzurro intenso
coprono appena una luna bianca
con la sua veste nuova.
Essa si offre  come una geisha
avvolta in seta frusciante
che, con fredda raffinatezza,
sussurra versi in diciassette sillabe e
crea uno stato di desiderio non soddisfatto,
un mondo più prezioso della sua seta,
una situazione  che si dilata
in incroci e confluenze strane
dove si distinguono un prima e un dopo
ma non il tempo che è.
Questo tempo, che non è vissuto
secondo l'orbita solare,
si apre al vuoto, al buio,
alla notte senza la quale
non potremmo vedere le stelle.

                             Autore: Ivana Tata



giovedì 9 maggio 2013

Angeli

Solo un angelo può rapire
la malinconia da un cuore mesto.
Solo un angelo ti fa sentire
profumo di garofani
là dove non c'è amore.
Solo un angelo ti sazia
con la sua luce e spegne
la candela della morte che
lentamente ti sta consumando.
Dalle sue ali gocciolano stille
di sorrisi che i nostri figli,
boccioli appena nati,
raccolgono nelle piccole mani
correndo felici tra batuffoli
di nuvole gialle e rosa,
sorrisi che torneranno a noi.
Non ci può essere notte
là dove vivono gli angeli.

                          Autore: Ivana Tata









lunedì 6 maggio 2013

Tristezza per favore va via

Qualcosa accade là fuori,
ma me ne sento tagliata via
come una foglia secca e macera.

Voglio mettere su uno schermo bianco
questa sensazione, questa tensione sospesa,
questa tristezza, questa solitudine,
questo qualcosa che non è visibile,
dissimulato a me e agli altri e
tuttavia sempre presente e pesante.

Vogliate catturare questo
sentimento negativo
voi, fili della ragnatela del web,
imprigionatelo nella rete e
offritelo come pasto al ragno,
consumatelo e liberatemene.

                              Autore: Ivana Tata





lunedì 29 aprile 2013

Città

Il campanile della chiesa
è alto e antico,
lo cingono nuvole d'oro,
la strada sottostante
è ricoperta di catrame
e romba di motori moderni.
Questo contrasto assolve la città,
la libera dal tempo e dallo spazio
e non ne modifica la sostanza.
La città ovvero uomini insieme,
bisogno di accumulare e conservare
affetti e sostanze in un unico luogo,
deporre la fatica di cercare pascoli nuovi,
far fiorire la cultura e consacrarla,
venerare l'eterno attraverso la costruzione
di torri e palazzi sempre più alti.
Racchiudere tra mura una vita effervescente
ed elencare nuovi valori e solidarietà
da cui restano fuori solo quelli che
sentono troppo stretta la veste della città.
Tutto questo è la città mentre
ingrandisce il desiderio del semplice,
barrisce la sete del selvaggio e
l'istinto brama sapori di natura.

                                      Autore: Ivana Tata




mercoledì 24 aprile 2013

Non voglio tornare giù

Ho travestito la memoria
per non abbandonare
a loro stesse le farfalle disfatte
dei ricordi infantili che porto con me.
Ho volato sopra le ombre
e non voglio tornare giù.
Non voglio tornare giù.
Qui mi fanno compagnia
questi fogli bianchi che
desiderano essere riempiti
del seme perduto da cui
nascono le gioie e le speranze.
Uso la penna come una zappa,
dissodo il terreno e libero
sulla candida pagina
tutto l'inchiostro più bello e colorato.
Descrivo visioni stupende,
trasporto la bellezza ai piedi degli uomini,
conforto i poveri animi spenti
e separo i sogni dai rimorsi.
Voglio spalmare fiducia
e tu, mia vena poetica,
non mi abbandonare
riscalda il cuore.

                Autore: Ivana Tata



domenica 21 aprile 2013

Pensieri

Ho pensieri nella testa,
parole ricche di verità sepolte
e mai dette, parole sgorgate dal
nero fondo di un pozzo ora asciutto.
Un vento sabbioso e giallo
le trasporterà dove la terra trema
e le racchiuderà in un crepaccio.
Ssssszzz.....silenzio, silenzio,
le tue orecchie non udranno mai
quanto sono dubbiose e mistificatrici
queste parole nella mia testa.
Non oso esprimere la loro forza
come si dovrebbe, non posso
svelare l'azione che racchiude
il loro inganno. Eppure ....
sono costretta a pensarle
queste parole.
                          Autore: Ivana Tata




mercoledì 17 aprile 2013

Tu puoi

La città è silenziosa nella notte,
il suo spegnersi alle attività
accompagna il nostro sonno.
Nell' appartamento entra solo
la luce delle insegne luminose
ad intermittenza.
Se sono poche le stelle in cielo
e anche se il letto è freddo
tu raccontami una favola
che sa di mare e marinai
tra onde spumose e violette.
Trasportami su nuvole dorate,
di sole trafitte e zuccherose.
Copia e incolla la nostra immagine
sotto ciliegi in fiore dove
lepri innamorate hanno la tana.
La storia tra noi due
non correrà svelta,
quando sarai l'incantatore.
Più grandi saranno le ali
che abbracciano il sogno,
più fresca sarà la sorgente
di luna a cui ci bagniamo,
più azzurro sarà l'amore
che ci unisce nell'alito
invisibile del dio.

                    Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati












venerdì 12 aprile 2013

Autunno in Haiku

L'albero spoglio
mostra l'anima scura
in una luce gialla

dall'albero giù
si staccano le foglie
mentre muore il dì

le foglie gialle
sui giardini cadono
l'autunno sale

cielo brumoso
getta acqua nerastra
su morte foglie

il vento soffia
uccelli se ne vanno
nebbia a mare

arriva grigio
il giorno di novembre
triste pensiero

                 Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati




                         

lunedì 8 aprile 2013

Senza titolo

Le parole che mi lanci
dallo schermo televisivo,
personaggio prestigioso
che vuoi catturarmi,
sono lontane da me mille miglia.
Non è credibile la tua eloquenza,
è solo fuoco che si spegne tra lacrime.
Indovino nei tuoi occhi la politica
che mi ingarbuglia,
i tuoi conti non sono chiari,
come la primavera che non arriva,
tu non riesci a colmare il buco.
Ad oriente la fortuna risplende,
le città sono ricche e ridono,
qui ci saranno croci per le strade
e i bambini languiranno nell'inedia,
solo chi cavalcherà il coraggio
non troverà la porta sbarrata al futuro.

                                   Autore. Ivana Tata








giovedì 4 aprile 2013

Pazza sorte

Colpisce a caso
o si toglie la benda e
con determinata cattiveria
scaglia la freccia tra i buoni
e i cattivi indifferentemente?
Questa è la sorte che ha occhi pazzi
e pazzamente si comporta.
Porta malattia e porta  ricchezza
e non conduce trattative, impone.
A chi un tesoro, a chi un dolore eterno
viene da questa mano fredda;
dopo che tutto si è compiuto
non c'è appello che sia accolto.
Chi gioisce anche se non ringrazia,
chi pena e bestemmia
e lei non ascolta,
la via che deve seguire
non ha tracciato, non ha significato.
Abbiamo inventato un personaggio
a cui affidare le nostre inumane passioni
e spiegare le ragioni dei fallimenti o riuscite
e a lui diamo le chiavi per entrare con stupore in noi.

                                            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati








lunedì 1 aprile 2013

Promessa

Arriverò a te e aprirò le tue finestre
affinché vi entri la luce che,
come la punta di un vecchio grammofono
inciderà sulla parete della tua anima
una canzone cantata con voce sommessa
ma forte nelle sue parole.
Le parole sono sagge e penetrano
e tu ascolti i miei pensieri.
Il dolore era di aria pesante e afosa
e inumidiva tutti i nostri vestiti.
Ora una dolce arietta è penetrata
nella stanza e stanno asciugandosi
le lacrime versate e la pelle non scotta.
Lascerò che tutte le onde del mare
arrivino alla tua riva.
Farò vibrare tutte le voci
degli uccelli canori
per sollazzare il tuo sogno.
Soffierò tutti i venti gentili per
profumare la tua ansia di gloria e forza.
Ti regalerò navi con vele
per farti viaggiare con il tuo orgoglio.
Ciò che desideri vivrà
in armonia con la mia gioia.
Il mio amore è tornato, come promesso.

                          Autore: Ivana Tata









martedì 19 marzo 2013

Vivere

Che cos'è questo vivere....
folklore?
Credenze e comportamenti
accettati e conosciuti da tutti
che possiamo rendere semplici e inoffensivi
se di tanto in tanto facciamo
una sosta nei giardini della fraternità.

Vivere è favola quando
abbracciamo anche la solitudine
e da svegli nuotiamo nei sogni,
aspirando ogni loro effluvio.
Immagini che vanno sempre aldilà
del vero che fa male a reggere.

Io vorrei che vivere
fosse poesia, canzone antica,
dedica di un amante corrisposto,
spazio che suggerisce emozioni
più che ragionamenti, non liturgia,
cerimonia pubblica destinata
al culto del più forte e fortunato
tra gli audaci, ma speranza
dei modesti e consapevolezza
che ciò che ci è stato dato e
su cui abbiamo costruito resti
in eterno sublime espressione
dell'uomo non della bestia.

                           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




giovedì 14 marzo 2013

Pace

Sotto il suolo della città
la metropolitana corre,
trasporta persone con sentimenti diversi
e non concede sosta ai loro affanni.
Dentro ogni testa infuria o il perdono
o la vendetta e tutto si ingarbuglia
perché siamo nemici a noi stessi.
Seguire i pensieri è pericoloso,
vinta la speranza cosa resta?
Da lontano una piccola pace
vuole farsi avanti...sarà accolta?
A lavoro il nostro compagno
è rivestito d'acciaio per difesa,
non parla e muta ogni occhiata
in fiori appassiti e neri,
siamo due rami uguali senza gemme
e i nostri alberi sono diversi e distanti.
Amici di sconforto diamoci la mano!
A sera il nostro appartamento
è sempre vuoto anche se
ci sono bambini saltellanti,
conosciamo ogni sedia e
il tavolo su cui mangiamo,
non conosciamo chi ci sta accanto.
In camera da letto tra le lenzuola
non c'è spazio incantato né giusto,
scompare a poco a poco
la stanza intorno e nel dormiveglia
riposa la guerra per qualche ora.

                               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






giovedì 7 marzo 2013

Donna

Per te si nasce gentile essere donna,
per te combatte l'essere uomo
a cui offri desiderio e suggerimenti,
sei la sponda da cui parte con nave
traballante e attraversa tempeste.
Senza carezze però muori,
sei un frutto profumato
da assaporare lentamente
affinché a lungo duri.
Sei il diamante che
nelle sue mani brilla e
che trasmuta la cenere in oro
se lui lo vuole.
Coraggio e forza in te
non vengono meno e puoi
anche da sola varcare frontiere
e superare le misure del cielo.
Sei la parte della vita che
è più concreta e di gran conto.

                         Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






sabato 2 marzo 2013

L'albero

Come un albero affondo le radici
nel terreno scosceso per sostenermi
e assorbire acqua e sali minerali,
mio nutrimento.
Ogni primavera dovrei espandere
la mia chioma verde verso il cielo.
Ogni lucida foglia un saluto
all'azzurro pensato per me.
L'acqua che mi scorre ai piedi
canta per me.
Il prato lontano mi abbaglia
per la sua estensione,... è deserto.

Questo albero è malato,
sotto la mia corteccia brulicano
vermi avidi e un angelo nero
è arrivato con la sua sega mortale
per tagliare tutti i rami.
Accorrono uccelli arrabbiati
ad impedire il misfatto
perché qui è la loro casa.
Questi uccelli custodiscono
il mio segreto, lo sbaglio
che tiene lontano il mondo
e tra le mie foglie
le loro canzoni disfano il gelo
e si apre il silenzio.

La voce del silenzio
si unisce al canto e
tra i rami nasce un frutto.
Non osano ora tagliare i rami,
l'albero non è morto.
Il vento ruba alle foglie
i sospiri e li porta a te.
L'albero non è morto,
l'albero non è morto ripetono.
Il silenzio è aperto e io attendo.

                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






giovedì 28 febbraio 2013

Sono sciocca a volere...

Hanno dato le loro preferenze egoisticamente
credendo di salvare il salvabile,
solo che da ciò non ne viene nulla.
Dove può volare ora l'uccello azzurro?
Il suo nido è vuoto, cinguettii non se ne odono
e anche i cacciatori sparano al vento.
Cosa accadrà? La nave senza timoniere
è sconquassata dalla tempesta e
Ulisse si lascia ammaliare dal canto delle Sirene.
Sono sciocca a volere che qualcuno
possa preoccuparsi di me e di tutti gli altri,
senza condizioni, come Leonida alle Termopili.
Sono una sciocca a restare ancora qui?
Fuggire per andare dove?
Mi lega alla mia terra uno stupido orgoglio.
Per lei cresce dentro di me
un vulcano che erutta sciagure,
l'incertezza del domani procura ansia,
e sono sciocca a pensare che
la sapienza e la bontà stiano tornando
su una nuvola rosa guidata da cavalli alati
come nelle favole mitologiche e il deus ex machina
scenderà per mettere tutto a posto.

                                      Autore : Ivana Tata







sabato 16 febbraio 2013

Amico

Amico mio
cane pezzato,
tra te e me
non occorrono parole,
arrivi dondolando
la tua coda gonfia e piumosa
e accosti il tuo essere al mio.
Attendi la mia mano
posarsi tra le tue orecchie
e con questo soddisfi
il mio invisibile
desiderio d'amore.
Tu sai con quali preghiere
si placa la mia angoscia.
Non dici parole di conforto,
ma con i tuoi occhi buoni
esprimi più calore
dell'abbraccio di una madre.
Non sono io che ti accarezzo
ma sei tu che lusinghi
la mia anima.
Si apre un varco nella
stanza buia e risplende il sole.
Questo momento è da non perdere.

                   Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




domenica 10 febbraio 2013

Con te

Alla stazione il treno
non si è fermato,
sono passati veloci i miei sogni,
tornati nelle terre lontane
a riposare su letti di fiori e speranze.

Con te ho frequentato la gioia,
ho ascoltato un flauto indiano,
incantatore di serpenti.
Con te un dolce canto
ha fatto il nido nel mio orecchio
e a lungo ha covato.
Senza di te ho afferrato
il ferro rosso e rovente
e la mia mano
è imbrunita e disseccata
Senza di te c'è stato
un funerale di campane sorde.

I sogni sono fragili farfalle
e volano di fiore in fiore,
ma per una volta soltanto
che restino qui affinché
io possa trattenerli tra le mani.

Afferrati e vinti
i sogni però si disfano
e non riescono più a volare,
ma nel morire, vivono.

                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



venerdì 1 febbraio 2013

Il luogo

C'è un luogo dell' anima,
isola dove non si escludono
le persone nemiche ma vi si decantano,
un luogo incastonato, assorbito
in un paesaggio irreale
e reale allo stesso tempo,
luogo dove recupero
le voci e le visioni
degli antichi poeti
e il ritmo della natura
vi è sempre presente.
Qui mi fermo spesso, ogni volta
che devo amalgamare
le banalità della vita quotidiana
con il bisogno di bellezza sfrontata
e sensuale arte che i miei occhi
cercano avidamente ovunque
e se mi lascio trascinare
dall'onda di una verde musica,
scopro che niente può essere
svelato senza dolore.
Nessuna gioia è nuda
e nessun amore compare
con il viso pulito.
Tra le quinte del palcoscenico
ci sono attori bugiardi
che hanno dimenticato la parte
e invertono l'ordine delle battute
così che la trama della commedia
risulta discontinua e confusa
senza inizio né epilogo.
Per riordinare l'intreccio
mi abbandono e nuoto nell'armonia
e ricucio i pezzi strappati
e senza sforzo faccio tessere
dalla mia immaginazione
nuove scene per una rappresentazione
più allegra e meno enigmatica,
tutta piena di arte.

                      Autore : Ivana Tata @tutti i diritti riservati



lunedì 28 gennaio 2013

Pallida sera

Nella sera pallida
la luna mi è straniera,
si rompono i miei pensieri
come bolle di sapone sul marmo,
mi incanto su una
parola che arriva a me
e fa eco nella testa.

La sera è pallida
e vorrei rifare il trucco
a questo amore che dette gioia,
posso perché non ha piede in bilico,
posso perché l'ho legato al vento
che soffia solo verso di me.

I fari dell'auto si riflettono
sulla strada bagnata e
mi aiutano a cercare la parola,
il linguaggio dell'amore,
a costruire non a disfare.
Sto arrivando e nell'attesa
tu prepara la magia.

           Autore : Ivana Tata


lunedì 21 gennaio 2013

Nei tuoi occhi

Non puoi nascondere lo sguardo
quando appendici
di una certezza fallita
fluttuano ancora nell'aria
e sfiorano il tuo viso.
Nei tuoi occhi si manifesta
la severità dei fatti,
non servono parole.
La stella del mattino
ora illumina il tuo pensiero
e fa luce e rischiara
quello che era depositato
da troppo tempo sullo scaffale.
Anche se tutto dentro tace
lo sguardo parla
e in lui c'è verità.
Non puoi nascondere lo sguardo
sia che dica beatitudine
sia che affermi malessere.

        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


 

martedì 15 gennaio 2013

Inno

Festa di sentimenti
appesi a palloncini colorati
è quando si nasce a nuova vita.
Non vogliamo sottometterci a 
delusioni, nel cuore c'è ancora
un uccello canoro,
con i denti abbiamo strappato
i filamenti rossi del dispiacere,
nuove promesse ci trasmette
quella luce che splende 
e ci crediamo.
Non sappiamo fin dove arriva
la promessa, la seguiamo
come si segue la striscia gialla
in una notte di nebbia ma
tra poco una nuova delusione
romperà l'armonia 
tra noi e il mondo?
Hanno lo stesso incanto
i neri e i chiari
e l'unica certezza è che
la dimensione umana
è spirito e vivo pensiero
che non trema e non soccombe.

         Autore : Ivana Tata @tutti i diritti riservati


giovedì 3 gennaio 2013

Buongiorno vita !

Buongiorno vita !
I mari che circondano la terra in un abbraccio,
i cieli che la ricoprono, la scaldano e
la sorvegliano sono amorevoli e generosi
e da loro si apre la luce che porta alla nascita
delle emozioni buone, delle vibrazioni
dell'anima che fanno trasparire la bellezza
in ogni cosa o elemento di natura.
La terra trema sotto i piedi
ma non è la fine, sono i teneri germogli
della vita che a testa alta affrontano
tutte le incertezze e le asperità
di questo mondo stanco e depresso.
Nei parchi delle città
i prati si ricoprono di fiori,
nelle piazze i bambini ballano il girotondo.
le donne alle finestre si pettinano e cantano
e gli uomini mandano loro dei baci
salutando con la mano bianca,
perché non hanno commesso errori.
E' la vita che nasce perfetta come
le erbe profumate in mezzo a poche ortiche.
Da labbra delicate sbocciano i poemi
che urlano che la vita è bella.
Passerotti solitari hanno fatto amicizia
e i bulli di strada non tormentano più
i passanti timorosi perché
la vita è presente dove
c'è notte e dove c'è giorno,
sui sassi e nell'acqua
accanto alla gioia e alla disperazione
e se tu apri le mani
la vedrai saltarti in braccio
e sorriderti.
La vita va sentita e sperimentata.

               Autore : Ivana Tata