sabato 26 aprile 2014

L'attesa

Un mare addormentato e
la buia sorella fanno da sfondo
ai pensieri viaggianti di
chi dietro una finestra
attende chi non arriva .
Catturare gli accordi aromatici
della notte e i suoi suoni
per poter far dondolare
sull'altalena delle emozioni
i messaggi da inviare
a chi non  è vicino.
Attraverso questa
comunicazione sentimentale
siamo uniti e l'attesa
è meno angosciante.
ogni sospiro ha una testa e cuore,
la testa è la memoria, il ricordo,
Il cuore è l'emozione, la passione;
mille sospiri fanno catena
e cercando nella visione
trovano conforto e sostentamento.
La notte è insonne e
non ci resta che vegliare
sulla voglia di raggiungere
l'alba e il giorno ardente
della nostra vita quando
non avremo più ostacoli da
scavalcare e il nostro cavallo,
a briglia sciolte, impazzito
per la gioia, fuggirà nel vento
senza più peso né forma.
                Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati 

sabato 19 aprile 2014

Piccoli versi

Piccoli versi venuti fuori
dalle labbra sottili della poesia
solcano le pagine del libro
che non ho mai letto.
Parole antiche che il tempo
sempre rimescola eppure
appaiono nuove al mondo,
con queste parole costruisco
il mio sogno e questo sogno
rappresento sullo scenario
del mio presente dove manca
ogni atto consacrato alla fiducia
nell'uomo e nella sua gloria.
Abbiamo contaminato tutta la natura
e con la superbia risolviamo ogni problema
credendo che l'importanza sta nel
reggere il gioco al più forte.
Cristalli di nebbia
confondono la mente
e il disagio si apre ovunque
e mi chiedo: perché?
Risposte non ne ho,
ma so che solo negli occhi
di diamante dell'amore
si trova la vera essenza.
                   Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



sabato 12 aprile 2014

Sonetto

Dove si trova la casa
dell'amore qui sta il ricordo
di una vita mai vissuta.
Un mai nato fratello nella passione
ho ritrovato tra vecchie foto
e quello che avrei voluto che fosse
ora lo celebro in questi versi.
Queste sono le parole messaggere
d'incanto e soffici come sorrisi
che avrei voluto dedicare
alle radici della felicità che non
diventarono albero e inaridirono.
Ora posso racchiudere in un cinguettio
tutto l'ardore che c'era:
l'emozione che mi davi era superba.
                                     Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



domenica 30 marzo 2014

La solitudine

La solitudine di un mare aperto, 
senza una vela che lo solchi, 
la solitudine di un cielo senza più stelle, 
questa solitudine chiede asilo nella mia casa. 
Questa è la mia solitudine che cerca 
di recuperare l'integrità emotiva 
e darle senso, che è abbagliata 
dalla luce che sta fuori della finestra 
ma non la ama e non ne è amata. 
Questa mia solitudine è quella 
di chi cerca la felicità nel 
servire l'umanità attraverso la poesia, 
è la solitudine di chi sta a guardia 
sul cuore della terra amandola. 
                               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati













sabato 22 marzo 2014

La mia ciotola

Il sole ha compiuto il suo giro
nell'arco del cielo e ora a poco a poco
si nasconde dietro l'orizzonte.
La sera allunga le sue ombre sulla strada
e avvolge i palazzi in un rosso-arancio.
Questo è il momento in cui vorrei
più zucchero nella mia ciotola.
Nel tramonto che incanta e strugge,
vorrei più zucchero nella mia ciotola
ripete il blues che ascolto e
io ritorno là dove svuotarono
la mia ciotola e mi resero poeta.
Mi arruffarono la pelliccia
e solo lamenti restò la voce.
Diventarono amici i gufi saggi,
che predicavano la morte dell'anima
ai ladri impietosi della mia pace.
Vorrei più zucchero nella mia ciotola
per risvegliare l'oro che in principio
era colato nel vaso offerto a me.
Mi è scivolato dalle mani
questo recipiente di desideri
e si è rotto in mille frammenti
che non riesco a ricongiungere.
Mi sono cucita in un sacco e
così mi lascio caricare su un treno
che procede verso il sempre triste.
Vorrei più zucchero nella mia ciotola
per affrontare la paura di macinare
i giorni della vita e farne
una tremenda farina stantia.
                             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



sabato 8 marzo 2014

Imparare a volare

Espressione incompleta di un paesaggio 
non ancora popolato da piante ed erbe, 
non ancora  colorato dalla luce
che arriva da molto più lontano 
degli spazi siderali. 
Espressione incompleta di una parola 
mai detta, logorata dal timore 
di essere vera e perciò taciuta. 
Innocenza candida che ha sete di pace 
e scende lentamente lungo il fiume 
del perdono perché non c'è reato. 
Innocenza candida di chi ha giocato 
con i dadi onestamente e non ha vinto. 
L'innocenza ci è stata tolta come
si toglie dalle spalle un mantello  
e quindi ë restata incompleta 
l'espressione di sé forte e inalterabile. 
Labile e tremante è l'aura che ci avvolge 
e chi ci sta intorno accorgendosene 
se ne approfitta e la sommerge con astio.
Bisogna imparare a volare. 
                       Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati


domenica 2 marzo 2014

Marzo

Marzo asciuga le lacrime agli occhi dell'inverno,
marzo mette il mantello verde alla collina,
marzo fa chiacchierare le giovani pratoline
nelle aiuole di città e i colombi
si scambiano confidenze sulla Primavera
mentre il sole gioca a nascondino
con qualche grossa nuvola.
Certi giorni il cielo è così luminoso
e blu che fa male agli occhi guardarlo;
cerchiamo in quella profondità azzurra
i nostri desideri che si muovono
svolazzando avanti e indietro senza fretta
ma noi non riusciamo ad afferrarli.
Marzo gira la ruota e dà speranza
suggerendoci di riordinare i cassetti
perché la nuova fortuna
non ci sorprenda impreparati.

                                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 




domenica 23 febbraio 2014

L'immaginazione

Nella desolata radura gialla
volteggia una figurina rossa,
con ali d'argento vuole elevarsi al sole,
con i suoi piedini schiva le pietre
e danza senza musica.
C'è un airone che la guarda
dal cielo, un solo airone bianco.
Solitaria ballerina, sposa
dell'amore, partorisci favole sagge,
tristi e fredde come fredda e la saggezza.
Tuo solo amico l'airone
che tu vorresti tenere al laccio
e nutrirlo di poesia.
Non puoi, presto lui raggiungerà
il lago dove immergerà il lungo collo.
Non puoi catturare il suo volo,
questo non è il tempo dell'immaginazione
che muta a seta stoffa per stracci,
che ruota intorno al segreto
che raccontiamo ai bambini,
che fotografa quell'istante di te
allegro e sicuro e non ti avvisa
di metterti in una posa sincera.
L'immaginazione che vuole
cambiare il passato scaduto
e riprendere in corsa il futuro
che non ci è ancora stato donato;
per questa immaginazione non c'è tempo.
Dovresti deporre l'immaginazione
sulla nave del capo guerriero
con i suoi tesori depredati e
lasciandola andare al moto delle onde,
accompagnarla con i lamenti delle sue donne.
Un funerale vichingo è degno di lei
e se questa è l'ora di celebrare
il compianto dell'immaginazione,
domani qualcuno darà sollievo ai lividi.
                                      Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati 


                                                              

lunedì 17 febbraio 2014

Ulisse

Al porto il mare sbuffa
e la luna è di latte,
la piccola barca vorrebbe
lasciare l'ormeggio e
aspetta l'onda più grande
per spezzare le corde e
navigare nel mare immenso
in compagnia dell'albatro.
"Mia piccola barca il mare è vasto
e dall'altra parte c'è una terra
simile a questa, aspra e grigia,
il viaggio è lungo e ingannevole,
il grande uccello dalle ali ampie
non sempre ti darà amicizia
e i gabbiani ti derideranno
perché non porti pesci."
Questi sono i pensieri dell'uomo
che sonnecchia sulla panchina,
in questa sera di latta e di cenere,
stanco nelle membra e stanco
nel sonno che non lo riposa,
ha smarrito la sua fortuna.
 Era partito, nuovo Ulisse,
"per seguir virtute e conoscenza",
presenti i limiti del viaggio e pressanti,
la sua sete di patria del cuore
è restata insoddisfatta e delusa.
Quello che è restato è tutto il
colore del mondo che non ha potuto
contenere nella sua piccola anima.
                   Autore : Ivana Tata @tutti i diritti riservati









giovedì 13 febbraio 2014

Sentimenti

Ciò che sta chiuso in cuore
è sentire il mondo in modo surreale
e non so per quale incantesimo
tutto mi porta a reggerlo senza affanno.
Per pudore lo tengo segreto,
a lungo nascosto, esso esplode
quando un lutto mi offende la ragione.
Le emozioni cercano il ponte
per raggiungere ciò che amo,
si alza il vento e toglie la nebbia,
il ponte appare e mi incammino
a piedi nudi o con scarpette di rugiada.
Ho nemici che mi sbarrano il passo,
e io a denti stretti ascolto il mare
contenuto nella conchiglia
e afferro con lo sguardo interiore
le onde azzurre che non vedrò mai
e non so perché.
                             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



lunedì 3 febbraio 2014

Lo specchio

Nella mia stanza c'è uno specchio
che non mi riflette.
Vuoto, nudo appare a volte
e a volte vi scorgo un lampo,
un guizzo di superbia e derisione.
Come quelli che credono di acquisire
forza umiliando gli altri,
lo specchio mi avvilisce.
Io sono altro da quell'immagine
riflessa, ho più sorriso.
Quell'immagine è un mare sporco,
nave da pesca senza fortuna.
Burrasca e tempesta scuriscono
la cima della montagna e
poco sole copre la pianura con
il suo manto tiepido di speranza.
Io voglio essere spiaggia assolata
confusa da bagnanti che mostrano
allegria e spensieratezza
anche se non c'è.
Una balera potrebbe accogliermi e
farmi ballare con ritmi sudamericani
se solo mi lasciassi andare.
Voglio tornare a me
come uccello che torna al nido,
allontanarmi dall'immagine
che riflette solo la mia malinconia.
Lo specchio mostra il mio esteriore
non il mio interiore.
                       Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati





mercoledì 22 gennaio 2014

Il merlo bianco

Il mio amore è un merlo bianco
che mi parla con la sua voce melodiosa,
lo porto sempre sulla spalla
e vicino all'orecchio mi sussurra:
" Mio amor, mio amor, mio amor
non ti allontanare, tutte le mie strade
portano al tuo cuore, presto ti avrò.
Tu sei bellezza , tu sei desiderio,
tu persuadi la mia ragione. "
Il mio amore è un merlo bianco
che parla con la sua voce melodiosa
e lo porto sempre sulla spalla
perché possa cantarmi all'orecchio:
" Tu sei luce di stella
e incanto di sirena, sei oasi verde
tra terre fiorite di lavanda.
Amor mio, amor mio, amor mio
apro tutti i miei occhi nel tuo profondo
e depongo una culla nella tua anima."
                                     Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati






sabato 18 gennaio 2014

Me stessa

E allora un volo
di oche selvatiche
si libra sul mio lago,
è bianco il piumaggio,
è giallo oro il becco.
Bianco e oro giallo
sono i colori del mio desiderio.
Bianca candida e accecante
è l'illuminazione che
mi trafigge dopo che ho
cercato ed ho trovato.
Oro giallo che scalda
e arricchisce è la tenerezza
che mi prende e mi scioglie.
La mia vita da realizzare
non è somiglianza della notte,
l'indeterminata ansia si è curvata,
ho afferrato lo slancio della luce
e ora navigo sul raggio per astrarre
da me stessa il bisogno che ho.
Armonia raggiungo e sostanza di me trovo.
                                   Autore : Ivana Tata  @ tutti i diritti riservati






sabato 11 gennaio 2014

Amore che vieni

Amore che alberghi nei giorni lieti
ed entri nell'anima
saluta il viso che lo sguardo
sfiora e subito s'illumina.
Occhi di giada si spalancano
sulla viva luce e appaiono immensi,
dentro di loro criniere di cavalli
selvaggi corrono incontro al vento leggero
che soffia sulle verdi pianure d'America.
Dentro di loro si aprono le speranze
che allontanano le lacrime;
per fare una gioia occorre
una visita attesa da tempo.
Ora che è giunta non accostarti troppo
non portarla nella foresta di passioni,
lasciala scorrere lieve come acqua
di ruscello e sedendoti calma
accanto alla riva godi
il suo gorgogliare gentile.

                  Autore: Ivana Tata   @tutti i diritti riservati





mercoledì 8 gennaio 2014

Il giardino

Sul palcoscenico della vita
ognuno rappresenta il proprio teatro
e tutti ci chiediamo perché.
In questo cielo troppo azzurro,
in questo mare verde cupo
una nota stonata dà fastidio
e miserevole appare la verità.
Sul palcoscenico vale l'esercizio di stile,
il giardino fiorito raffigurato
non profuma, ma ne suggerisce
tutta la bellezza.

                      Autore : Ivana Tata    @tutti i diritti riservati