sabato 14 gennaio 2012

Per Milano


Passeggio, calpesto il sagrato.
il Duomo è rosa,
l'aria ha i colori di un bambino appena nato,
i piccioni sono raggi
che infrangono la sera appena arrivata
che lentamente e placidamente
contlempa tutta la piazza e sorride.
Aiuta il barbone a crogiolarsi
nella sua pigrizia, nella sua astenia.
affretta la cinese con i suoi foulards
e il venditore di palloncini
a raccattare la merce mentre
ripercorrono le loro segrete promesse.
Presto farà accendere i lampioni
e smetterà il suo canto,
ma deve ancora accompagnare
le vittorie e le sconfitte di quelli
che stanno tornando a casa.
Sotto la Galleria
la folla si muove
mentre i manichini dalle vetrine
osservano e amano
i loro simulacri irrangiungibili
e invidiano la loro vitalità stracciona.
In piazza della Scala
i quattro allievi di Leonardo
aspettano che qualche ragazza
li inviti a ballare,
la loro gioventù immortalata
vuole avere ragione sulla fama.
Le acque dei Navigli
guardano ammirate
sulle loro sponde
gli innamorati che si baciano,
ma di notte ben altro accade.
Non tutti i cuori
sono sereni e limpidi
e compiono qualche peccato.
Ambrogio nella sua Basilica
recita stupende omelie
ma non ci sono
né pagani né cristiani
ad ascoltarlo.
Il Castello è tutto un giardino chiassoso
tutti ansiosi e impazienti
corriamo incontro alla bella stagione
per lasciarci alle spalle
il peso delle incertezze.
Al Pirellone si respira
sempre una tensione irreale,
ma la città non è una zavorra
il suo carro è pieno
di deliziose provviste.
Poi la notte stende il suo velo
e rivela con le innumerevoli luci
che Milano è una metropoli.

                                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati