lunedì 29 aprile 2013

Città

Il campanile della chiesa
è alto e antico,
lo cingono nuvole d'oro,
la strada sottostante
è ricoperta di catrame
e romba di motori moderni.
Questo contrasto assolve la città,
la libera dal tempo e dallo spazio
e non ne modifica la sostanza.
La città ovvero uomini insieme,
bisogno di accumulare e conservare
affetti e sostanze in un unico luogo,
deporre la fatica di cercare pascoli nuovi,
far fiorire la cultura e consacrarla,
venerare l'eterno attraverso la costruzione
di torri e palazzi sempre più alti.
Racchiudere tra mura una vita effervescente
ed elencare nuovi valori e solidarietà
da cui restano fuori solo quelli che
sentono troppo stretta la veste della città.
Tutto questo è la città mentre
ingrandisce il desiderio del semplice,
barrisce la sete del selvaggio e
l'istinto brama sapori di natura.

                                      Autore: Ivana Tata




mercoledì 24 aprile 2013

Non voglio tornare giù

Ho travestito la memoria
per non abbandonare
a loro stesse le farfalle disfatte
dei ricordi infantili che porto con me.
Ho volato sopra le ombre
e non voglio tornare giù.
Non voglio tornare giù.
Qui mi fanno compagnia
questi fogli bianchi che
desiderano essere riempiti
del seme perduto da cui
nascono le gioie e le speranze.
Uso la penna come una zappa,
dissodo il terreno e libero
sulla candida pagina
tutto l'inchiostro più bello e colorato.
Descrivo visioni stupende,
trasporto la bellezza ai piedi degli uomini,
conforto i poveri animi spenti
e separo i sogni dai rimorsi.
Voglio spalmare fiducia
e tu, mia vena poetica,
non mi abbandonare
riscalda il cuore.

                Autore: Ivana Tata



domenica 21 aprile 2013

Pensieri

Ho pensieri nella testa,
parole ricche di verità sepolte
e mai dette, parole sgorgate dal
nero fondo di un pozzo ora asciutto.
Un vento sabbioso e giallo
le trasporterà dove la terra trema
e le racchiuderà in un crepaccio.
Ssssszzz.....silenzio, silenzio,
le tue orecchie non udranno mai
quanto sono dubbiose e mistificatrici
queste parole nella mia testa.
Non oso esprimere la loro forza
come si dovrebbe, non posso
svelare l'azione che racchiude
il loro inganno. Eppure ....
sono costretta a pensarle
queste parole.
                          Autore: Ivana Tata




mercoledì 17 aprile 2013

Tu puoi

La città è silenziosa nella notte,
il suo spegnersi alle attività
accompagna il nostro sonno.
Nell' appartamento entra solo
la luce delle insegne luminose
ad intermittenza.
Se sono poche le stelle in cielo
e anche se il letto è freddo
tu raccontami una favola
che sa di mare e marinai
tra onde spumose e violette.
Trasportami su nuvole dorate,
di sole trafitte e zuccherose.
Copia e incolla la nostra immagine
sotto ciliegi in fiore dove
lepri innamorate hanno la tana.
La storia tra noi due
non correrà svelta,
quando sarai l'incantatore.
Più grandi saranno le ali
che abbracciano il sogno,
più fresca sarà la sorgente
di luna a cui ci bagniamo,
più azzurro sarà l'amore
che ci unisce nell'alito
invisibile del dio.

                    Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati












venerdì 12 aprile 2013

Autunno in Haiku

L'albero spoglio
mostra l'anima scura
in una luce gialla

dall'albero giù
si staccano le foglie
mentre muore il dì

le foglie gialle
sui giardini cadono
l'autunno sale

cielo brumoso
getta acqua nerastra
su morte foglie

il vento soffia
uccelli se ne vanno
nebbia a mare

arriva grigio
il giorno di novembre
triste pensiero

                 Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati




                         

lunedì 8 aprile 2013

Senza titolo

Le parole che mi lanci
dallo schermo televisivo,
personaggio prestigioso
che vuoi catturarmi,
sono lontane da me mille miglia.
Non è credibile la tua eloquenza,
è solo fuoco che si spegne tra lacrime.
Indovino nei tuoi occhi la politica
che mi ingarbuglia,
i tuoi conti non sono chiari,
come la primavera che non arriva,
tu non riesci a colmare il buco.
Ad oriente la fortuna risplende,
le città sono ricche e ridono,
qui ci saranno croci per le strade
e i bambini languiranno nell'inedia,
solo chi cavalcherà il coraggio
non troverà la porta sbarrata al futuro.

                                   Autore. Ivana Tata








giovedì 4 aprile 2013

Pazza sorte

Colpisce a caso
o si toglie la benda e
con determinata cattiveria
scaglia la freccia tra i buoni
e i cattivi indifferentemente?
Questa è la sorte che ha occhi pazzi
e pazzamente si comporta.
Porta malattia e porta  ricchezza
e non conduce trattative, impone.
A chi un tesoro, a chi un dolore eterno
viene da questa mano fredda;
dopo che tutto si è compiuto
non c'è appello che sia accolto.
Chi gioisce anche se non ringrazia,
chi pena e bestemmia
e lei non ascolta,
la via che deve seguire
non ha tracciato, non ha significato.
Abbiamo inventato un personaggio
a cui affidare le nostre inumane passioni
e spiegare le ragioni dei fallimenti o riuscite
e a lui diamo le chiavi per entrare con stupore in noi.

                                            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati








lunedì 1 aprile 2013

Promessa

Arriverò a te e aprirò le tue finestre
affinché vi entri la luce che,
come la punta di un vecchio grammofono
inciderà sulla parete della tua anima
una canzone cantata con voce sommessa
ma forte nelle sue parole.
Le parole sono sagge e penetrano
e tu ascolti i miei pensieri.
Il dolore era di aria pesante e afosa
e inumidiva tutti i nostri vestiti.
Ora una dolce arietta è penetrata
nella stanza e stanno asciugandosi
le lacrime versate e la pelle non scotta.
Lascerò che tutte le onde del mare
arrivino alla tua riva.
Farò vibrare tutte le voci
degli uccelli canori
per sollazzare il tuo sogno.
Soffierò tutti i venti gentili per
profumare la tua ansia di gloria e forza.
Ti regalerò navi con vele
per farti viaggiare con il tuo orgoglio.
Ciò che desideri vivrà
in armonia con la mia gioia.
Il mio amore è tornato, come promesso.

                          Autore: Ivana Tata