venerdì 30 agosto 2013

Non svegliatemi

Questi colpi che battono alla mia porta
mi destano dalle illusioni del tempo passato
e del tempo che verrà svelto svelto
prima che me ne accorga.
Immagini abbarbicate su pali elettrici
per guardare oltre le mura,
oltre lo spazio che mi racchiude e mi limita,
così sono i miei sogni e io li coltivo
con vanga e rastrello come un giardiniere.

Non bussate forte alla mia porta,
essi fuggiranno e io resterò sola.
Senza la compagnia di questa luce
camminerò cieca lungo un viale
di terra nera senza asfalto e senza suoni.
Ogni sogno rubato è uno strappo alla vita,
una lacerazione che sanguina morte.
Il desiderio sottratto relega il bambino nel silenzio,
sulla pelle dell'uomo accumula brividi d'impotenza.

Abbandoniamo la logica e la razionalità
esse non ci conducono a spiegare le passioni.
Nell'attesa sgorga il torrente di gioia
e ride se le speranze verranno allevate,
se verranno cullate con l'onda del mare.
Si, nell'attesa appaghiamo l'affanno.
Non bussate, dunque, non svegliatemi!

                                      Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati