domenica 18 marzo 2012

Non temere la realtà

Non temere la realtà,
non essere scostante e mesto,
siediti e osserva il gatto
che gioca con il gomitolo di lana,
annusa l'aria della tua cucina,
l'odore di fritto non è profumo
ma dalle piastrelle alle pareti
una voce giunge da lontano.
Essa ti parla di miniature colorate
alla maniera cinese.
In mezzo alle foreste
tra i rami degli alberi,
tra foglie e fiori
ci sono uccelli azzurri e gialli,
cerbiatte fuggono dai cacciatori
che galoppano su cavalli bianchi e neri.
Dolci fanciulle passeggiano
con i loro ombrellini di carta
e i bambini rincorrono aquiloni.
Così solo alle pareti di questa vita
esiste un mondo idilliaco,
l'interno è una fucina
dove lavorano inganno e desolazione,
tristezza e rammarico.
Ma non temere, lascia andare
la tua malinconia alla deriva
perché sotto le pietre del tuo destino
cova una cenere di grandiosa letizia.

                    Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



domenica 11 marzo 2012

anno 2012

Lontano dalle genti
ad Agarthi, regno
circondato da alte montagne,
centro del mondo e
terra originaria dell'umanità,
sotto la dura roccia,
c'è odore di nuova vita,
suoni sincopati e armoniosi,
colori limpidi e splendenti,
meraviglie della natura e
armonia di anime, paradiso.
Qui i signori del mondo
dominavano e dirigevano
le vicende della storia umana.
Invano i cavalieri si sono imposto
il compito di mantenere un rapporto
con questo centro segreto
dove la saggezza d'Oriente e
quella d'Occidente dovevano comunicare.
Fin da quando la Sophia,
la parte femminile di Dio
ha voluto generare il mondo
per eccesso d'amore,
senza chiedere il permesso
alla sua parte maschile,
è cessata la convergenza armonica
che lega scienza e spiritualità.
Dominio, comando, potenza, controllo
hanno offuscato la capacità
di risveglio interiore ed
è restato solo uno stagno
d'acqua malsana dove gracidano
rane e rospi tra erbe maleodoranti.
Quando tutto sarà spazzato via
con l'aiuto di forze soprannaturali,
allora inizierà l'età dell'oro,
l'era dell'Acquario,
il cambiamento che ci porterà
sulla soglia di un progresso spirituale
che, raggiunto, consentirà
l'accesso a nuove dimensioni dell'esistenza.
Il serpente Kundalini si risveglierà in noi
e il terzo occhio ci farà vedere
cose ora invisibili e impalpabili,
avremo la possibilità di cogliere
significati e correlazioni
prima nascosti negli eventi dell'Universo
e potremo agire su di essi
in nuovi modi metafisici.

                               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




sabato 3 marzo 2012

Donne

Donne si danno da fare,
sembrano animali stanchi e cupi,
non è il denaro né l'ambizione
a trattenerle in quella catena
di ostacoli e piccole soddisfazioni,
è la cosapevolezza che qualcuno
a casa sa della loro esistenza.
Piccole esistenze,
non dei immortali
hanno costruito palazzi,
strade, città, mondi.
Piccole esistenze tra
disincanto e illusione,
senza alti orizzonti,
miopi, metodiche,
non eroiche ma coraggiose.
Piccole esistenze di madri,
mogli, sorelle, figlie, compagne
e amiche che esistono non in sé
ma nella loro funzione.
Amiamole non dimentichiamole in un angolo.

                              Autore: Ivana Tata




venerdì 24 febbraio 2012

Tutti i giorni

Camminare tra la gente,
salire sulla metropolitana affollata,
ognuno fatica la sua vita
e tutti tendono alla felicità.
Siamo marionette
ma il nostro cuore è vivo,
batte, s'infiamma,
abbassa la sua luce.
Non sempre siamo acqua che
prende la forma del recipiente,
a volte evaporiamo,
a volte possiamo bollire.
Abbiamo bisogno di credere
nell'amore, nel lavoro, in Dio,
in qualsiasi filosofia,
perché questa è la guida
che ci indica la strada.
Senza ci lasciamo andare
e anneghiamo in pozzanghere
fangose sparse sui marciapiedi.

                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


lunedì 20 febbraio 2012

Acqua colorata

Acqua rossa che hai lavato i baci
che si stampavano sulle labbra,
che si posavano sulla pelle
come le farfalle si posano sui fiori.
L'amore come un faro nella notte
indicava la via ai naviganti,
ora non c'è più nessun guardiano.

Acqua verde che hai accompagnato
le parole che portavano un messaggio
attraverso le praterie dell'anima,
parole per costruire strade
per collegare città,
parole antiche e moderne
per partecipare ai riti
e scambiare doni.
I falchi, avari, però non hanno portato doni.

Acqua gialla carica di sabbia,
hai rotto tutti gli argini,
hai esondato portandoti via
la superbia e l'odio.
Ma ancora le genti rabbiose gridano
e soffocano poveri fanciulli
d'Africa, d'Asia, d'America
in nome di guerre purificatrici.


              Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



venerdì 17 febbraio 2012

Leggimi...

Non leggermi come un libro di matematica,
formule e teoremi non servono a spiegare
lo spazio in cui vivo.
Spazio discontinuo, sospeso
tra storia e poesia.
La storia è la mia,
la poesia è quella che sta nel mondo,
poesia perfetta a cui anelo.
Leggimi come uno spartito di musica,
cerca tra le note il ritmo
che più ti si addice e suona
e balla e lasciati andare, ...canta.
Leggimi come un quadro antico,
ascolta il professore d'arte
che ti spiega le figure mitologiche
qui ritratte con maestria dal pittore
e immagina il suo tempo,
tempo diventato eterno

                             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati

venerdì 3 febbraio 2012

Colloquio tra innamorati

capitolo I

donna:" Arrivi con passo forte ma non pesante,
              il tuo sguardo allarga l'orizzonte e lo trapassa,
              raggiunge l'infinito.
              La tua voce mi è intima,
              entri bussando alla mia porta
              e con te entrano la luce e i colori del mondo ".
uomo:" Ti porto la mia vita stanca e allo stesso tempo
              la voluttà di una bocca affamata d'amore.
              Sei tu il mio desiderio,
              la mia anima diventa bella
              quando vede nei tuoi occhi
              bagliori di miele dorato
              ed io son qui a goderne ".
donna:" Tu incontri in me
              quell'acqua di sorgente che disseta,
              posso distendere per te
              una bianca tovaglia di lino
              e riempire di ciliegie tazze d'argento ".
uomo:" Non oso togliere il velo
             che avvolge la tua purezza,
             ho paura di spezzare il sogno
             e che tu ti dissolva
             in una porporina gialla come una fata ".

capitolo II

donna:" Il mio cuore prosegue a sbalzi,
              ora è un uccello azzurro
              ora è un corvo gracchiante.
              Il principe è sceso da cavallo
              e si è nascosto tra le genti stolte.
              Non conosco più il tuo sorriso,
              il crepuscolo è sceso,
             non siamo più la rosa e il suo profumo ".
uomo:" Non mi porti più allegria,
             qualcosa di scuro si frappone tra noi.
             Il tuo amore mi ha costruito imtorno una cancellata
             e fra le sbarre la mia libertà vuole fuggire ".
donna:" Abbiamo lasciato che il troppo amore
              soffiasse sulla barca
              come un vento di tempesta
              e siamo stati scaraventati a riva ".
uomo:" Dovevamo lasciare che i nostri bisogni diversi
             danzassero tra noi perché
             l'amore è un mare in movimento    
             tra le sponde di due anime
             dice il poeta ".

                             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati