Sotto i portici del centro-città
la folla si sofferma davanti alle vetrine,
è l'ora in cui si accendono le luci,
è l'ora di cercare ristoro
nelle sale affollate.
La compagnia non sempre aiuta,
gli sguardi non sono sereni,
da tavolo a tavolo salta
una certa tristezza.
Le parole si rompono e
sbattono come onde contro
barriere antimareggiata,
spumeggiano e poi si afflosciano
su di una infertile attenzione.
La cerimonia è cominciata
ed è già finita e mentre il
corteo di bicchieri colorati va e viene,
ci siamo scambiate menzogne
ed ora possiamo tornare a casa
con la mente più leggera.
Per strada la notte sparge
fragranze puerili scrostate e
con molte increspature
e ombre di solitudine.
Disse "avrai" ed era una promessa.
La terra ben coltivata
promette messi in abbondanza,
corteggiare una donna
è garanzia d'amore,
il dono portato ad un bimbo
è assicurazione di gioia.
Ci è stata fatta promessa
che avremmo vinto la colpa,
saremmo stati capaci di dominarla.
Disse "abbi" ed era un ordine.
Le stagioni osservano il loro ritmo,
gli animali in calore
adempiono al loro istinto,
l'orologio doverosamente
segna il tempo che passa.
Se abbiamo rispetto
per la legge divina
dobbiamo scacciare il male
che è in noi e nel mondo.
Disse "puoi" ed era una scelta.
Le leonesse mirano alla preda
più debole andando a caccia,
le ragazze selezionano i vestiti più belli
per andare alla festa.
il goloso preferisce il pasticcino
più invitante del vassoio.
Ci è stato dato il libero arbitrio,
se vogliamo possiamo abbracciare il peccato
oppure scalare le vette più alte
e raggiungere le stelle.
Ma promessa, ordine e scelta non sono separate.
Nello scegliere la via giusta quanta parte
ha la predestinazione a farci cadere
nel fossato umido e nero?
Siamo liberi, ma quanti devono obbedire
e tacere per non essere sopraffatti?
Ho aperto le finestre della mia mente
e del mio cuore per carpire il segreto.
Cerco risposte nell'acqua sporca del naviglio,
seguo la corrente che porta via la busta di plastica,
plastica non degradabile che resterà ai posteri
come resterà non rivelato il mistero
dell'uomo che può scegliere.
In fondo al giardino
la statua di pietra osserva il vento
fare la riga alla aiuola dei tulipani.
Una ferita appare nera se è profonda
e dai rami degli alberi pendono ragnatele,
nel giardino deserto è prigioniero
ogni sentimento e ha fame.
Non c'è copione nel reality
e la realtà è distante e fittizia
e per questo sembra facile interpretarla,
ma il dramma non è fantasia,
l'eliminazione avviene comunque.
La nomination è di uno solo,
di una sola statua di pietra
in un giardino deserto.
Al terzo piano della casa numero trentatré,
in una stanza c'è un letto
e sul letto il ricordo
di due corpi amanti.
L'amore impossibile, l'amore sospettoso
ha lasciato qui un sepolcro.
Nella città nebbiosa i lampioni spenti
tengono compagnia ai palazzi,
l'amore è infetto, raffreddato,
non ha più consistenza e
sconsolato va a braccetto con la memoria.
Gli amanti, una volta c'erano,
ora sono svaniti tra rovi
di angosce e sussulti
dove le spine insidiose
hanno lacerato la conoscenza.
Una volta c'erano e
l'amore cantava canzoni leggere.
Gli amanti c'erano e tutto aveva
il sapore delle profumate ciliege rosse,
gli alberi avevano sempre gemme e fiori
ed era festa di sentimenti che coloravano il mondo.
L'amore rinnovava o faceva rinnovare
ogni volta l'esplosione di energia
che ha dato origine al mondo.
Come piccolo ruscello l'amore
è nato in montagna, vicino alle stelle
a cui affida i desideri.
Tra pietre lisce,luccicanti al sole,
spumeggia e frizza, ha fretta di
raggiungere la pianura per allargarsi,
per attraversare paesi e città
e sotto i ponti di asfalto e di ferro
diventare fiume ampio e possente.
Chi ha ostacolato il fiume
nella sua voglia di raggiungere il mare?
Chi ha impedito a questo amore la completezza?
Perché non gli hanno permesso di
afferrare i diamanti che brillano nel lago
dove la luna ha lanciato la sua luce e i suoi sogni?
La vita di un artista si può
rappresentare nella parola "sensibilità".
Poeti, pittori, attori, cantanti
hanno afferrato della vita tutte le emozioni,
lasciando agli scienziati il compito
di raccoglierne il lume dei perché.
I capi di stato hanno studiato
della vita i canoni e le leggi
e assieme ai conquistatori e agli eroi
hanno sopito la brama di giustizia.
Essi sono raffigurati dalla parola "benevolenza".
La vita degli operai e degli artigiani
si può illustrare con la parola "lavoro".
Grazie ad essi abbiamo messo da parte
il capitale per una vita agiata.
Qual è la parola che racchiude la mia vita?
Questa vita che mi guarda male
è la mia vita.
Di tante vite io ho avuto questa,
l'ho percorsa a passi stentati,
inciampando nei miei sogni.
Ad ogni crocevia ho aspettato invano,
sotto il sole cocente o sferzata dal vento freddo.
A volte, quando ho paura,
penso di ingannarla questa vita
che si nasconde a me e si fa mistero.
Volgo lo sguardo altrove a cercare
un'insegna, una luce per ridere
degli equivoci della sua esistenza.
Conquisterò l'abilità a vedere
che la vita è adesso?
Quale sarà la parola che
dovrà presentare la mia vita domani?
I ragazzi tornano a scuola,
i piccoli tenendosi per mano,
i grandi abbracciati a due, a tre, a quattro.
E' tornata la stagione triste
dicono tutti, ma a me piace
per i suoi colori sbiaditi e ramati.
Ora siamo più calmi
in attesa del grigio che verrà;
non c'è frenesia, c'è sapienza,
c'è assuefazione al lavoro,
consapevolezza dell'alternarsi
del tempo misurato dall'anima
piuttosto che dall'orologio.
Questo tempo non avrà mai fine,
anche se moriranno fiori e foglie in autunno;
questo tempo è misurato dall'anima lento, lento
per dar modo al pensiero di sottrarsi al dolore
e setacciare con rete a trama fine
i momenti di gioia vissuta e
recuperare i significati delle esperienze avute.
Le esperienze cambiano gli animi,
il tempo passato diventerà storia
e il tempo che verrà sarà futuro,
ma viaggeremo sempre.
Quaggiù non sono mai stata a casa mia
e forse neanche lassù avrò nido.
Ho scalato tutte le vette della tristezza,
non trovando protezione sotto le ali della mia chioccia.
Ho fatto naufragio in un mare di silenzio,
intorno a me niente musica di sentimenti,
niente bellezza di passioni,
sempre altrove era l'amore.
Ho voglia di urlare ora
e non nascondermi per la vergogna
di essere un errore.
Il sole illumina e scalda
anche me nonostante
questa coperta nera che
vuoi buttarmi addosso.