lunedì 14 ottobre 2013

Popoli

Si incontrano popoli sul mare
che vengono dalla privazione, dalla pena,
lasciano amici e nemici,
abbandonano le terre del pianto,
fuggono la morte e la guerra,
vogliono dimenticare i poveri villaggi
abitati dalla fame e dalla malattia.
La speranza è un barcone malandato
che regge il mare come un nuotatore stanco.
Corpi e anime spezzate ma occhi allargati al futuro,
queste sono le genti che arrivano dal mare
e che al mare cattivo strappiamo
non per imprigionare, perseguitare,
denunciare, dileggiare, beffare.
Questo è il momento dell'umanità,
il momento di allentare le catene,
integrare, permettere azioni,
scusarsi, promettere, ammorbidire i cuori.
Nonostante a chi è sulla riva resta il dubbio,
lo smarrimento, la perplessità e sottovoce
rimescola la concordia e l'ostilità.

                                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


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