la mia rosa è spenta.
Sono qui con l'attesa
che fila lana e cuce
la mia anima.
Si sta spogliando
foglia a foglia
la possibilità che tu ritorni
e il presente è sempre lo stesso:
tu non ci sei.
Distinguo bene le orme
che hai lasciato su di me
e ad una ad una le seguo
per ritrovare dove sei.
I fiori del mandorlo, sbocciati
prima della primavera,
piangono sotto una nevicata tardiva
e il vento li trattiene in un turbine.
Ho dipinto con troppi colori
un quadro che ora sfuma
in un grigio tetro.
So bene che è il dolce annegare
che mi spinge verso l'offerta
del mio dolore di donna
per espiare il peccato d'amore.
Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento