giovedì 19 dicembre 2013

Cosa fa il poeta....

Il poeta tenta di piegare verso di sé
il racconto d'ombre che nessuno capisce,
immagina figure di pensiero vitali
all'esistenza e riflette sul loro significato.
Attraverso la sua coscienza scruta
nel mondo ignoto dell'ultrasensibile
per renderlo a noi noto e reale.
Il poeta infonde luce ed energia alle parole
affinché le nostre sensazioni esplodano
e si manifestino in tutta la loro interezza.
Cavalcare la sofferenza, domarla,
portarla al pascolo, il poeta non ne gode,
è l'anima sensibile che lo colora sulla tela
d'amore come sognatore visionario
che gli fa afferrare ciò che altri
non desiderano e tacciono a sé stessi
pur di bere alla fontana della vita.
La vita non è solo ansia,
pensa il poeta e cerca la fiamma
che possa accendere tutti i candelabri
della cattedrale in un sol colpo
e sull'altare far apparire il nume
sacro dell'estasi, per gioire.
Gioisce il poeta solo quella volta
che afferra l'onda dell'amore puro,
quello non perso mai e ritrovato sempre
e se non c'è, il poeta lo crea.
Lo crea come barca sul fiume
che scorre dalla ragione al sentimento,
come dalla montagna serena nel cielo azzurro
al mare ombroso velato di bruma.
Il barcaiolo segue la corrente del fiume
e incautamente va verso i tormenti d'amore
che lo renderanno servitore estasiato.
Cosa fa il poeta, allora?
Scolpisce l'amore e lo racchiude
in una teca per nostra consolazione.

             Autore : Ivana Tata     @tutti i diritti riservati











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