Amico mio
cane pezzato,
tra te e me
non occorrono parole,
arrivi dondolando
la tua coda gonfia e piumosa
e accosti il tuo essere al mio.
Attendi la mia mano
posarsi tra le tue orecchie
e con questo soddisfi
il mio invisibile
desiderio d'amore.
Tu sai con quali preghiere
si placa la mia angoscia.
Non dici parole di conforto,
ma con i tuoi occhi buoni
esprimi più calore
dell'abbraccio di una madre.
Non sono io che ti accarezzo
ma sei tu che lusinghi
la mia anima.
Si apre un varco nella
stanza buia e risplende il sole.
Questo momento è da non perdere.
Alla stazione il treno
non si è fermato,
sono passati veloci i miei sogni,
tornati nelle terre lontane
a riposare su letti di fiori e speranze.
Con te ho frequentato la gioia,
ho ascoltato un flauto indiano,
incantatore di serpenti.
Con te un dolce canto
ha fatto il nido nel mio orecchio
e a lungo ha covato.
Senza di te ho afferrato
il ferro rosso e rovente
e la mia mano
è imbrunita e disseccata
Senza di te c'è stato
un funerale di campane sorde.
I sogni sono fragili farfalle
e volano di fiore in fiore,
ma per una volta soltanto
che restino qui affinché
io possa trattenerli tra le mani.
Afferrati e vinti
i sogni però si disfano
e non riescono più a volare,
ma nel morire, vivono.
C'è un luogo dell' anima,
isola dove non si escludono
le persone nemiche ma vi si decantano,
un luogo incastonato, assorbito
in un paesaggio irreale
e reale allo stesso tempo,
luogo dove recupero
le voci e le visioni
degli antichi poeti
e il ritmo della natura
vi è sempre presente.
Qui mi fermo spesso, ogni volta
che devo amalgamare
le banalità della vita quotidiana
con il bisogno di bellezza sfrontata
e sensuale arte che i miei occhi
cercano avidamente ovunque
e se mi lascio trascinare
dall'onda di una verde musica,
scopro che niente può essere
svelato senza dolore.
Nessuna gioia è nuda
e nessun amore compare
con il viso pulito.
Tra le quinte del palcoscenico
ci sono attori bugiardi
che hanno dimenticato la parte
e invertono l'ordine delle battute
così che la trama della commedia
risulta discontinua e confusa
senza inizio né epilogo.
Per riordinare l'intreccio
mi abbandono e nuoto nell'armonia
e ricucio i pezzi strappati
e senza sforzo faccio tessere
dalla mia immaginazione
nuove scene per una rappresentazione
più allegra e meno enigmatica,
tutta piena di arte.
Nella sera pallida
la luna mi è straniera,
si rompono i miei pensieri
come bolle di sapone sul marmo,
mi incanto su una
parola che arriva a me
e fa eco nella testa.
La sera è pallida
e vorrei rifare il trucco
a questo amore che dette gioia,
posso perché non ha piede in bilico,
posso perché l'ho legato al vento
che soffia solo verso di me.
I fari dell'auto si riflettono
sulla strada bagnata e
mi aiutano a cercare la parola,
il linguaggio dell'amore,
a costruire non a disfare.
Sto arrivando e nell'attesa
tu prepara la magia.
Buongiorno vita !
I mari che circondano la terra in un abbraccio,
i cieli che la ricoprono, la scaldano e
la sorvegliano sono amorevoli e generosi
e da loro si apre la luce che porta alla nascita
delle emozioni buone, delle vibrazioni
dell'anima che fanno trasparire la bellezza
in ogni cosa o elemento di natura.
La terra trema sotto i piedi
ma non è la fine, sono i teneri germogli
della vita che a testa alta affrontano
tutte le incertezze e le asperità
di questo mondo stanco e depresso.
Nei parchi delle città
i prati si ricoprono di fiori,
nelle piazze i bambini ballano il girotondo.
le donne alle finestre si pettinano e cantano
e gli uomini mandano loro dei baci
salutando con la mano bianca,
perché non hanno commesso errori.
E' la vita che nasce perfetta come
le erbe profumate in mezzo a poche ortiche.
Da labbra delicate sbocciano i poemi
che urlano che la vita è bella.
Passerotti solitari hanno fatto amicizia
e i bulli di strada non tormentano più
i passanti timorosi perché
la vita è presente dove
c'è notte e dove c'è giorno,
sui sassi e nell'acqua
accanto alla gioia e alla disperazione
e se tu apri le mani
la vedrai saltarti in braccio
e sorriderti.
La vita va sentita e sperimentata.