lunedì 9 luglio 2012

Sul tram

Una ragazza con un fiore in mano
sale sul tram e non vorrebbe mai partire,
i suoi occhi cercano fuori dal finestrino
quello che le ha aperto una visione azzurra,
che ha fatto volare la colomba  
su un mare ormai calmo.
Tornare a casa è troppo presto,
allungare si dovrebbe questo attimo,
la sera è di festa e il cuore ha voglia
di afferrare tutte le luci intorno
per brillare d'amore.
Aspetta, non andartene, viviamolo qui l'eterno.

Una donna seduta su di un sedile scomodo
ha fretta di partire, la giornata ha lasciato
sulle sue braccia stanchezza e fredda solitudine,
l'unica consolazione è il suo nido
dove l'attendono uccellini allegri.
Presto, presto si deve tornare perché
nella borsa non porta solo pane,
anche speranza e tenerezza d'amore
che potrebbero consumarsi e abbruttirsi.

In fondo al tram, in un sedile isolato,  
siede un uomo che pensa,  
pensa a se stesso e alla parte che interpreta.  
Innamorato stanco, deve parlare alla sua donna  
dell'amor che è stato, ora non più presente.  
Quella stella non si riflette più nei suoi occhi,  
non risplende, non illumina la strada,  
è avvizzita come le mammelle di una vecchia.  
Tornare a casa è pesante,  
accettare la sconfitta è difficile e   
non sa se il tram deve partire o restare.

                        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati













sabato 30 giugno 2012

Forse

Forse il sole non mi scotta,
forse l'acqua non mi bagna,
però sono arsa e brucio di dolore,
però grondo gocce di delusione.
Sono presente all'Ufficio oggetti smarriti
se mi cercate,
sono il pesce sfuggito dalla rete
che boccheggia nella mano di un bambino.

Eppure mi sveglio ogni mattina
e riesco a distinguere nella stanza buia
raggi di luce che illuminano
i miei mobili, i miei libri, i miei vestiti.
Ho un'altra possibilità,
il giorno è nuovo e 
nuovo è il suggerimento per affrontare
questa straordinaria avventura
che è la vita

       Autore: Ivana Tata



giovedì 28 giugno 2012

Sogni

Le stelle nella notte sono luminose,
al mattino sono spente.
Tu ragazza della notte,
arrivata sin qui non sai neanche tu
da dove e perché,
sorridi al giorno
ma i tuoi occhi sono spenti
come sono spente le stelle.
Indossi mestizia e amarezza
sulla tua pelle nuda d'amore
e per affidarti alla vita
sogni cattedrali medievali alte e solenni,
dove autorevoli arcivescovi
ti incoronano regina accanto al tuo re.
La ragazza portata al fiume da Garcìa Lorca 
è ancora ragazza
e bagna le bianche braccia
tra emozioni lontane
e le stringe al suo petto.
La ragazza sogna,
sogna luoghi e gesti non suoi,
ogni luogo ha la sua musica,
ogni gesto il suo tono.
I sogni rispondono alla sua richiesta,
le assicurano un futuro non malato,
imprigionato dall'oppressione.
I sogni fanno a brandelli le sue incertezze,
ridanno fuoco alla sua mente
e le suggeriscono che non sono le fibre
che rendono vivo il suo cuore
ma i sentimenti che vi albergano.

         Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



giovedì 21 giugno 2012

Tristezza nella notte

Milano, notte, sponde del naviglio,
ai tavolini dei locali pubblici 
sono seduti ragazzi svegli
che cercano di afferrare momenti gaudenti
ad una gioventù vibrante di entusiasmo.
La musica e il frastuono escono dai  bar 
e vanno a disturbare qualche assonnato impaziente. 
L'acqua riflette le luci della strada ed esse 
si increspano con il moto delle onde,
la luna è bassa e sembra baciare i ponti,
basterebbe una piccola scala
appoggiata al parapetto per cavalcare
quel tondo luccicante astro.
La notte blu si bagna nell'acqua nera
là dove  un giovane uomo 
ha lasciato volare via
il passero dal suo cuore
e ora col palmo della mano 
raccoglie solo note di sgomento
suonate dalla follia dell'afrodisiaca bevanda.
L'acqua cattura l'occhio e 
nuotare verso un mare consolatorio
sembra facile.
L'acqua laboriosa
che tanta forza ha portato 
alla città nei secoli scorsi,
gli suggerisce di sfuggire
al fato mentitore e
di tornare al giusto evento.
Milano aspetta e accoglie.

            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati









sabato 16 giugno 2012

Foto

Ho allineato sul tavolo
tutte le foto che rappresentano la mia vita:
foto di bambina, di ragazza, di giovane madre.
Ogni scatto, ogni evento ha un significato,
è promessa, impegno, assicurazione, garanzia,
consapevolezza di progetti incompiuti,
di cose ancora da fare,
Ogni foto non è un momento fermo
ma continuo, è un inizio e una fine,
che si ripete sempre senza sosta
e il tempo non può arrestarsi,
non possiamo riavvolgerlo come un film,
ma ripartire da quel punto
e cercare nuovi orizzonti.

Con una sola occhiata posso
abbracciare una intera esistenza,
una identità vissuta, decisa da me
e allo stesso tempo condizionata dal destino.
Non mi resta che stare sulla scena,
riempiendo di senso la vita,
lasciando di lei un'orma con un valore.

                          Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati










lunedì 11 giugno 2012

Al Poeta

Abbandona i deserti, le terre desolate
della memoria stanca e affannata
dalle cose che spesso accaddero
Adesso è il tuo tempo,
è un tempo nuovo
portato dal vento alacre della fortuna.
La sorte conserva sempre fiori colorati,
anche se si modifica e si confonde
e lascia segni penosi sulla pelle
e sull'anima esplorata e vangata
da emozioni improvvise e violente.
Adesso è il tuo tempo,
agisci, attraversa il mare,
ora è calmo, ora non ha onde ruggenti,
la tua barca veleggerà salda
sulle acque blu cobalto,
spinta da una forza sapiente e buona.
Agisci, partecipa
anche se il trionfo non è sicuro,
giovane poeta delle verità dimenticate,
espandi sul mondo la tua aura
di petali profumati.
Adesso è il tuo tempo,
è il tempo del risveglio
con la tua fiamma bruceranno
tutte le promesse mancate,
il tuo canto s'innalzerà
e veloce libererà la speranza prigioniera
che grazie al tuo cuore generoso
ti porterà verso l'estasi
dove cavalcherai tempeste
per uscirne vittorioso.

           Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati




giovedì 7 giugno 2012

Tu non mi vedi

Tu non mi vedi
ma io ci sono.
Sono il mare che odi
nella conchiglia;
sono la terra che hai
arato e seminato
ed ora è tutta fiorita;
sono la musica che
tu suoni sfiorando
i tasti del piano di Chopin;
sono il film che rivedi
volentieri più volte;
sono il cibo che
gusti con delizia.
Nell'alternanza di
speranza e scoramento
ti aspetto, arriverai,
ma la festa non sarà qui;
altri luoghi, altri tempi
accoglieranno il tuo pieno amore
e allora sentirò forte
urlare il mio nome.
                 Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati