mercoledì 17 aprile 2013

Tu puoi

La città è silenziosa nella notte,
il suo spegnersi alle attività
accompagna il nostro sonno.
Nell' appartamento entra solo
la luce delle insegne luminose
ad intermittenza.
Se sono poche le stelle in cielo
e anche se il letto è freddo
tu raccontami una favola
che sa di mare e marinai
tra onde spumose e violette.
Trasportami su nuvole dorate,
di sole trafitte e zuccherose.
Copia e incolla la nostra immagine
sotto ciliegi in fiore dove
lepri innamorate hanno la tana.
La storia tra noi due
non correrà svelta,
quando sarai l'incantatore.
Più grandi saranno le ali
che abbracciano il sogno,
più fresca sarà la sorgente
di luna a cui ci bagniamo,
più azzurro sarà l'amore
che ci unisce nell'alito
invisibile del dio.

                    Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati












venerdì 12 aprile 2013

Autunno in Haiku

L'albero spoglio
mostra l'anima scura
in una luce gialla

dall'albero giù
si staccano le foglie
mentre muore il dì

le foglie gialle
sui giardini cadono
l'autunno sale

cielo brumoso
getta acqua nerastra
su morte foglie

il vento soffia
uccelli se ne vanno
nebbia a mare

arriva grigio
il giorno di novembre
triste pensiero

                 Autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati




                         

lunedì 8 aprile 2013

Senza titolo

Le parole che mi lanci
dallo schermo televisivo,
personaggio prestigioso
che vuoi catturarmi,
sono lontane da me mille miglia.
Non è credibile la tua eloquenza,
è solo fuoco che si spegne tra lacrime.
Indovino nei tuoi occhi la politica
che mi ingarbuglia,
i tuoi conti non sono chiari,
come la primavera che non arriva,
tu non riesci a colmare il buco.
Ad oriente la fortuna risplende,
le città sono ricche e ridono,
qui ci saranno croci per le strade
e i bambini languiranno nell'inedia,
solo chi cavalcherà il coraggio
non troverà la porta sbarrata al futuro.

                                   Autore. Ivana Tata








giovedì 4 aprile 2013

Pazza sorte

Colpisce a caso
o si toglie la benda e
con determinata cattiveria
scaglia la freccia tra i buoni
e i cattivi indifferentemente?
Questa è la sorte che ha occhi pazzi
e pazzamente si comporta.
Porta malattia e porta  ricchezza
e non conduce trattative, impone.
A chi un tesoro, a chi un dolore eterno
viene da questa mano fredda;
dopo che tutto si è compiuto
non c'è appello che sia accolto.
Chi gioisce anche se non ringrazia,
chi pena e bestemmia
e lei non ascolta,
la via che deve seguire
non ha tracciato, non ha significato.
Abbiamo inventato un personaggio
a cui affidare le nostre inumane passioni
e spiegare le ragioni dei fallimenti o riuscite
e a lui diamo le chiavi per entrare con stupore in noi.

                                            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati








lunedì 1 aprile 2013

Promessa

Arriverò a te e aprirò le tue finestre
affinché vi entri la luce che,
come la punta di un vecchio grammofono
inciderà sulla parete della tua anima
una canzone cantata con voce sommessa
ma forte nelle sue parole.
Le parole sono sagge e penetrano
e tu ascolti i miei pensieri.
Il dolore era di aria pesante e afosa
e inumidiva tutti i nostri vestiti.
Ora una dolce arietta è penetrata
nella stanza e stanno asciugandosi
le lacrime versate e la pelle non scotta.
Lascerò che tutte le onde del mare
arrivino alla tua riva.
Farò vibrare tutte le voci
degli uccelli canori
per sollazzare il tuo sogno.
Soffierò tutti i venti gentili per
profumare la tua ansia di gloria e forza.
Ti regalerò navi con vele
per farti viaggiare con il tuo orgoglio.
Ciò che desideri vivrà
in armonia con la mia gioia.
Il mio amore è tornato, come promesso.

                          Autore: Ivana Tata









martedì 19 marzo 2013

Vivere

Che cos'è questo vivere....
folklore?
Credenze e comportamenti
accettati e conosciuti da tutti
che possiamo rendere semplici e inoffensivi
se di tanto in tanto facciamo
una sosta nei giardini della fraternità.

Vivere è favola quando
abbracciamo anche la solitudine
e da svegli nuotiamo nei sogni,
aspirando ogni loro effluvio.
Immagini che vanno sempre aldilà
del vero che fa male a reggere.

Io vorrei che vivere
fosse poesia, canzone antica,
dedica di un amante corrisposto,
spazio che suggerisce emozioni
più che ragionamenti, non liturgia,
cerimonia pubblica destinata
al culto del più forte e fortunato
tra gli audaci, ma speranza
dei modesti e consapevolezza
che ciò che ci è stato dato e
su cui abbiamo costruito resti
in eterno sublime espressione
dell'uomo non della bestia.

                           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




giovedì 14 marzo 2013

Pace

Sotto il suolo della città
la metropolitana corre,
trasporta persone con sentimenti diversi
e non concede sosta ai loro affanni.
Dentro ogni testa infuria o il perdono
o la vendetta e tutto si ingarbuglia
perché siamo nemici a noi stessi.
Seguire i pensieri è pericoloso,
vinta la speranza cosa resta?
Da lontano una piccola pace
vuole farsi avanti...sarà accolta?
A lavoro il nostro compagno
è rivestito d'acciaio per difesa,
non parla e muta ogni occhiata
in fiori appassiti e neri,
siamo due rami uguali senza gemme
e i nostri alberi sono diversi e distanti.
Amici di sconforto diamoci la mano!
A sera il nostro appartamento
è sempre vuoto anche se
ci sono bambini saltellanti,
conosciamo ogni sedia e
il tavolo su cui mangiamo,
non conosciamo chi ci sta accanto.
In camera da letto tra le lenzuola
non c'è spazio incantato né giusto,
scompare a poco a poco
la stanza intorno e nel dormiveglia
riposa la guerra per qualche ora.

                               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati